giovedì 10 gennaio 2013

Risate e musica contro l'ipertensione



Cantare e ridere fanno respirare meglio: avrebbero effetti positivi sulla pressione alta

Soffrite di pressione alta e cercate un rimedio facile e veloce?


Ascoltate la musica, magari canticchiando e non dimenticate di farvi delle belle risate.
Sembra uno scherzo, invece secondo quanto affermano alcuni ricercatori dell’Università di Osaka, queste abitudini non sarebbero solo un toccasana per l’umore, ma servirebbero anche a tenere a bada la pressione del sangue che tende ad alzarsi troppo.


Lo studio, presentato recentemente ad Atlanta durante la conferenza dell’American Heart Association mostra infatti che i partecipanti a sedute allietate da canzoni e sorrisi registrano una diminuzione della pressione arteriosa non solo nell’immediato, ma anche a distanza di qualche mese.


I ricercatori dell’Università di Osaka hanno selezionato un campione di 79 persone in età comprese tra i 40 e i 74 anni suddividendolo in tre sottogruppi in modo assolutamente casuale. Il primo gruppo è stato invitato a cantare e ascoltare della musica almeno per un’ora ogni due settimane, in aggiunta alla quale si associava un ascolto anche casalingo.




Il secondo gruppo si è sottoposto a una “cura” della risata, con esercizi appositi e la visione di programmi tv e sit-com comiche. Il terzo e più sfortunato gruppo non ha fatto nulla di tutto questo. Risultato? La pressione arteriosa dei primi due gruppi, esaminata per tre settimane immediatamente dopo le attività monitorate, è risultata mediamente più bassa rispetto a quella del terzo gruppo.


Quello che resta da appurare è se si tratti di un abbassamento pressorio temporaneo, ma confidano che, attraverso ulteriori e più approfonditi studi a proposito delle qualità antistress del ridere e dell’ascoltare musica, si potranno anche programmare delle terapie mirate, che saranno sicuramente molto piacevoli, oltre che utili.
La chiave di tutto potrebbe essere la respirazione, perchè la musica da sola non basta: l'ascolto non è infatti passivo, ma accompagnato dal canto, attività che obbliga a sincronizzare il respiro.


Canta che ti passa” non è quindi più solo un modo di dire!

L'articolo che ho voluto condividere con voi è tratto dal sito:
http://www.vivereinarmonia.it

foto web

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