giovedì 29 ottobre 2015

Mangiare sano e biologico, non dovrebbe essere una “scelta” ma "una realta’ " alla portata di tutti


pomodori biologici


Decido io, con consapevolezza ed equilibrio cosa mangiare e bere, non mi lascio condizionare e influenzare da terrorismi alimentari e interessi economici. Preferisco norme migliori verso l'allevamento degli animali, le coltivazioni biologiche e sulla qualita' degli alimenti con costi accessibili a tutti. 

Mangiare sano e biologico, non dovrebbe essere una “scelta” ma una realta’ alla portata di tutti.

Faccio solo un piccolo esempio:
Il prezzo di una Costata di Vitellone in un noto supermercato biologico, presente su tutto il territorio nazionale,  €.34,00 al Kg.
Il prezzo medio di una Costata di Vitellone acquistata in una macelleria  romana €. 19,95 al Kg.,
Una spesa di frutta e verdura biologica puo’  costare fino al 40% in piu’ rispetto all’acquisto nella grande distribuzione, ho preferito non confrontare i prezzi dell’olio extravergine di oliva, vino e farine biologiche, perché sono davvero proibitivi per una famiglia con uno stipendio medio…!!! Alcune famiglie scelgono di acquistare prodotti biologici tramite i GAS (gruppi di acquisto solidale), ma non è la soluzione, ripeto: 

Mangiare sano e biologico, non dovrebbe essere una “scelta” ma una realta’ alla portata di tutti.

Questo tipo di economia sta ampliando sempre piu’ il divario tra i ceti sociali. E’ questa la vera guerra, quella alimentare, che fa ammalare il corpo e che ha fatto ammalare anche il nostro Pianeta alterando il DNA e i cicli vitali degli alimenti. Lo spiega bene Papa Francesco nel videomessaggio all’”Expo delle idee” a Milano: ”No a un’economia dell’esclusione e della inequita’, questa è un’economia che uccide”….”È dunque necessario, se vogliamo realmente risolvere i problemi e non perderci nei sofismi, risolvere la radice di tutti i mali che è l'inequità. Per fare questo ci sono alcune scelte prioritarie da compiere: rinunciare all'autonomia assoluta dei mercati e della speculazione finanziaria e agire anzitutto sulle cause strutturali della inequità”. Oggi, infatti, nonostante il moltiplicarsi delle organizzazioni e i differenti interventi della comunità internazionale sulla nutrizione, viviamo quello che il santo Papa Giovanni Paolo II indicava come "paradosso dell'abbondanza". Infatti, "c'è cibo per tutti, ma non tutti possono mangiare, mentre lo spreco, lo scarto, il consumo eccessivo e l'uso di alimenti per altri fini sono davanti ai nostri occhi. Questo è il paradosso! Purtroppo questo paradosso continua a essere attuale.
Queste le parole di  Papa Francesco. Per leggere il testo integrale clikkare sul link

Da parte dei governi quindi è necessario fare riforme per cambiare il modo di produrre e da parte nostra cambiare il modo di mangiare e di acquistare per evitare inutili sprechi, ricordiamo sempre che quando buttiamo il cibo buttiamo via una delle piu’ grandi risorse: l’acqua.
In Italia circa 73 milioni di metri cubi d’acqua vengono buttati assieme alla frutta e agli ortaggi gettati via nei punti vendita. A livello mondiale si sprecano 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti, 4 volte quanto basterebbe a nutrire gli affamati del Pianeta.


gateau di patate


Ci sono molti modi per non sprecare cibo:

-imparare a “riutilizzare” ( dico riutilizzare perché le nostre mamme e nonne gia’ lo facevano…), i prodotti che generalmente si considerano di scarto negli alimenti, non ci crederete ma si possono fare piatti ugualmente saporiti:
-acquistare solo quello che ci occorre e non farsi condizionare dalle offerte acquistando piu’ del dovuto, specie i cibi freschi;
-anche organizzare una cena con amici o preparare una pietanza, un dolce da condividere al lavoro con piu’ persone, puo’ essere un modo per non sprecare alimenti in prossimita’ della scadenza;
-donare alle famiglie bisognose attraverso associazioni come La Fondazione Banco Alimentare (creata da  Don Giussani) o altre associazioni locali, quei prodotti che sono in prossimita’ della scadenza e che pensiamo di non poter utilizzare in breve tempo;
-chiedere al Comune di appartenenza se ci sono punti di raccolta per famiglie bisognose o centri di accoglienza;
-attraverso il Food Sharing, cioè offrire liberamente e gratuitamente prodotti alimentari in eccedenza. 

Sul web c’è una piattaforma I Food Share (http://ifoodshare.org/) che permette la condivisione del cibo in eccedenza per la lotta allo spreco alimentare. Chiunque può donare prodotti agroalimentari e metterli in condivisione per evitarne semplicemente lo spreco.

Sicurezza alimentare: Chi controlla il controllore?

 In questi giorni si legge: “NO” a Posciutto, Salame, Caffe' e Bevande calde...ma se avranno il via libera della agenzia europea sicurezza alimentare “SI” ad Insetti, alghe, meduse, nanomateriali, cibi costruiti in laboratorio, che nella trasformazione industriale, diventeranno barrette energetiche, pasta “arricchita”, salse per i dolci, condimenti, polpette e mangimi per animali....
IL NOSTRO CIBO E’ NELLE LORO MANI: quasi il 60% degli esperti, i vari quadri esperti scientifici dell’EFSA hanno legami diretti o indiretti con le industrie che dovrebbero poi regolamentare con l’agenzia.
Stéphane Horel giornalista contro informatore ha detto:  “Siamo rimasti scioccati dai risultati. Anche senza controllare  gli interessi non dichiarati, il numero di conflitti di interesse in questa agenzia è molto preoccupante. Esperti con conflitti di interesse dominano tutti i settori. Abbiamo scoperto che la maggior parte dei conflitti sono dovuti  da finanziamento della ricerca e contratti di consulenza privati, alcune istituzioni determinanti per gli scienziati (società scientifiche, riviste) sono anche bersaglio delle lobby del settore, e l’EFSA sembra ignorare tutto questo”.
Vi consiglio di leggere l’intero articolo perché è molto interessante:
Il nostro cibo nelle loro mani: Quali interessiserve l’Autorità europea per la sicurezza alimentare?



Il pomodoro viola e altri cibi-farmaco: ci credete davvero?
Ogm, pomodori viola e i grandi disinformatori di professione.
I Premier dei paesi dell’Unione Europea, cioè l’Unione oligarchica dei banchieri, sono impegnati a promuovere cibi geneticamente modificati e stanno preparando una campagna mediatica senza precedenti per diffondere culturalmente e colturalmente questi cibi in tutto il continente! Per leggere l’intero articolo clikkare sul link


Sui prodotti OGM è stato detto molto, le modifiche mirano ad avere prodotti con capacità organolettiche migliori, ma non sicuramente qualitative dal punto di vista nutrizionale, inoltre è stato dimostrato che i livelli di produzione non sono stati variati e non è stato evitato l’uso di prodotti quali i pesticidi, pur essendo superflui per un prodotto resistente agli attacchi esterni. L’organismo umano ha risposto negativamente in seguito all’assunzione di tali prodotti. Analisi in laboratorio hanno dimostrato che collaborano all’insorgenza di  malattie immunitarie e oncologiche e che inibiscano la produzione di determinate proteine. Non a caso in Italia la legge ha stabilito che gli OGM non possano essere somministrati a bambini con età inferiore ai tre anni, e che in alimenti comuni non possano presentarsi in quantità maggiore all’1%.
 
Il pluripremiato documentario The Idiot Cycle (2009) di Emmanuelle Schick Garcia, ( https://vimeo.com/130024098)

indaga su sei importanti aziende chimiche coinvolte nella produzione di sostanze chimiche tossiche, colture geneticamente modificate, non solo responsabili da decenni della produzione di sostanze chimiche che causano il cancro, ma anche  dei profitti dei trattamenti contro il cancro. 
 
A questo punto mi chiedo se il fenomeno della globalizzazione sia stata solo una grande strategia economica che ha apportato ancora di piu’ alla crescita delle disuguaglianze nella distribuzione della ricchezza mondiale. Credo che alla globalizzazione si potrebbe rispondere con il Geomarketing ma con meno competitivita’ e piu’ amore, per ridare alla terra e ai propri abitanti dignita’ e rispetto.

Geomarketing: “l’insieme di strategie promozionali messe in atto nei confronti di un contesto territoriale da parte di soggetti pubblici o privati (imprese o, comunque, operatori economici), al fine di incentivare processi di sviluppo locale”.


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Che tu sia felice, Che tutti gli esseri siano felici.
Vi invio Amore e Benedizioni angeliche.
Katia Botta


Le mie immagini: 
-immagine pomodori biologici del mio giardino
-immagine  gateau di patate

altre immagini dal web


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