giovedì 18 febbraio 2016

Impieghiamo anni alla ricerca di noi stessi

“Sono le lacrime che possono generare una rottura capace di aprirci alla conversione”.
Papa Francesco

Impieghiamo anni alla ricerca di noi stessi, facciamo percorsi spirituali, leggiamo, meditiamo, ci affidiamo a guru, preghiamo Dio e gli Angeli….

Cerchiamo, cerchiamo, cerchiamo….risposte dagli altri, sempre fuori da noi stessi. 

Poi inevitabilmente giunge un momento di crisi, dove la confusione regna dentro di noi, dove tutto cio’ che abbiamo imparato appare inutile e superfluo, dove nulla e nessuno puo’ alleviare la nostra sofferenza.

Abbiamo la sensazione che c’è qualcosa di piu’ che dobbiamo sapere e soprattutto che possiamo fare, ma senza saperne il perché e soprattutto come e cosa fare…, insomma rivalutiamo tutta la nostra vita.

In quel momento, e solo in quel momento di buio e profonda sofferenza interiore, tra le lacrime lanciamo un grido di dolore e di aiuto a quella parte di noi cosi’ profonda che non riuscivamo a vedere, a sentire, e attraverso le nostre lacrime che come acqua purificano e rinfrescano il bruciore delle nostre ferite interne, si apre uno squarcio di luce che ci fa intravedere il nostro bisogno di amore, allora la chiamiamo con tutte le forze chiedendole di parlarci e di aiutarci a riempire quell’immenso vuoto che nulla e nessuno è riuscito a colmare, in quel momento la luce dentro di noi diventa piu’ chiara e noi possiamo percepirla: è la nostra anima.

E man mano, ristabilendo il contatto con lei, con la nostra anima bambina, tutto si acquieta, tutto è piu’ chiaro. Attraverso l’ascolto e il dialogo con lei, fatto di parole semplici, ci ricolleghiamo allo scopo della nostra anima, lo scopo della nostra vita sulla terra, e ci rendiamo conto che la ricerca si’ è servita ma solo per indicarci la via verso il centro di noi stessi e che perdersi nella disperazione vuol dire ritrovarsi con la propria anima, quella parte sacra che ci allinea con lo scopo della nostra vita, che ci eleva al divino, mostrandoci quel disegno piu’ grande che Dio ha fatto per noi, per colorarlo con i talenti che ci ha donato.

Il dolore dell’anima è quindi un’indicazione per scoprire chi siamo veramente, un’esortazione a realizzare la nostra vera natura e il compito che ci è stato assegnato quale scopo della nostra vita, un impulso ad andare avanti per consapevolizzare che i limiti sono solo dentro di noi e che solo la fede e la fiducia ci conducono verso la comprensione di noi stessi, che tutto è gia’ dentro di noi e attente solo di emergere per il nostro massimo bene.

Penso che quando sappiamo il vero scopo della nostra anima, raggiungiamo quello che si definisce “la realizzazione del Sé”.

Che Dio guidi con la Sua Luce i vostri passi verso la vostra realizzazione interiore.

Buona Vita!
Che tu sia felice, Che tutti gli esseri siano felici.
Ti invio Amore e Benedizioni angeliche.
Katia Botta
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Immagine dal web

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