Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza
contro le donne
25.11.2011
International Day for the Elimination of Violence against Women
Día Internacional de la Eliminación de la Violencia contra la Mujer
Say NO to Violence against Women!
No is No in Any Language
Basta violenza sulle donne
Stop Violence Against Woman
Para Poner Fin a La Violencia Contras La Mujeres
Cedric_Sorel_Francia
fonte El Pais 24-11-2011
Mia Martini - donna -
La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne è un rispetto globale e non un giorno festivo.
La violenza contro le donne e le ragazze è un problema di proporzioni dilaganti. Quasi una donna su tre nel mondo è stata picchiata, ha subito coercizione sessuale o ha subito altro genere di abusi durante la propria vita – quasi sempre da qualcuno che la conosceva. La violenza contro le donne e le ragazze è un problema universale di proporzioni dilaganti. E’ forse la violazione più grave dei diritti umani che conosciamo al giorno d’oggi, devasta vite, crea fratture nelle comunità e blocca lo sviluppo.
Le statistiche dipingono un quadro orribile delle conseguenze sociali e di salute della violenza contro le donne. Per le donne di età compresa tra i 15 e 44 anni, la violenza è una delle maggiori cause di morte e disabilità. In uno studio del 1994, basato sulle statistiche della Banca Mondiale tra 10 fattori di rischio selezionati che la donne di questa età affrontano, lo stupro e la violenza domestica hanno un tasso d’incidenza più alto del cancro, incidenti stradali, guerre e malaria. Molti studi hanno inoltre rilevato crescenti collegamenti tra violenza contro le donne e l’HIV/AIDS. Le donne che hanno subito violenza sono esposte ad un alto rischio d’infezione da HIV: un sondaggio tra 1.366 donne sud africane ha mostrato che le donne picchiate dai genitori hanno il 48% in più di possibilità di venire infettate dall’HIV rispetto a quelle che non sono state picchiate.
La limitata disponibilità di servizi, il marchi e la paura impediscono alle donne di chiedere assistenza e un risarcimento. Ciò è stato confermato da uno studio pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2005: sulla base dei dati raccolti tra 24.000 donne di 10 Paesi, tra il 55% e il 95% di quelle che hanno subito abusi sessuali dai propri partner non hanno mai contattato ONG, ricoveri o la polizia per chiedere aiuto.
In nessun Paese del mondo le donne sono al sicuro da questo genere di violenza. Tra i dieci Paesi monitorati dallo studio dell’Organizzazione mondiale della sanità, più del 50% delle donne in Bangladesh, Etiopia, Perù e Tanzania hanno riferito di aver subito violenze fisiche o sessuali da parte dei partner, con cifre sbalorditive che raggiungevano il 71% nelle zone rurali dell’Etiopia. Solo in un Paese (Giappone) meno del 20% delle donne hanno riferito di incidenti legati alla violenza domestica. Un precedete studio dell’OMS ha riscontrato che il numero di donne che hanno subito abusi fisici dai propri partner o ex partner nel Regno Unito è pari al 30% e al 22% negli Stati Uniti.
Il costo economico della violenza contro le donne è considerevole – un rapporto del 2003 del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti (CDC) ha stimato che il costo della violenza intima da parte del partner, nei soli Stati Uniti supera i 5,8 miliardi di dollari: 4,1 miliardi vanno direttamente per servizi medici e sanitari, mentre le perdite di produttività raggiungono quasi il valore di 1,8 miliardi di dollari. La violenza contro le donne impoverisce gli individui, le famiglie e le comunità, riducendo lo sviluppo economico di ogni nazione.
Nel 1996, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito il Fondo delle Nazioni Unite in supporto delle azioni per eliminare la violenza contro le donne. Il Fondo è gestito dall’UNIFEM ed è il solo meccanismo multilaterale di garanzia che supporta gli sforzi locali, nazionali e regionali per combattere la violenza. Sin da quando ha iniziato le operazioni nel 1997, il Fondo ha assegnato più di 19 milioni di dollari a 263 iniziative affrontare la violenza contro le donne in 115 Paesi. Aumentando la consapevolezza dei diritti delle donne questi sforzi supportati dall’UNIFEM hanno unito attivisti e difensori di tutte le parti del mondo, mostrando come piccoli progetti innovativi abbiano un impatto su leggi, politiche e atteggiamenti, e hanno iniziato a rompere il muro di silenzio portando la questione sull’agenda pubblica ovunque.
Per saperne di più visita il sito http://www.unifem.org/
Quarantacinque anni fa Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, eroine della lotta di liberazione della Repubblica Dominicana dal dittatore Trujillo (1930-1961), furono fermate da agenti segreti del servizio militare, mentre si recavano a fare visita ai loro mariti in prigione, assieme alla sorella Patria.
Dopo avere subito numerose torture furono chiuse nell’abitacolo della macchina nella quale viaggiavano e spinte in un precipizio, al fine di simulare una morte accidentale.
Oggi sono il simbolo internazionale della battaglia contro la violenza alle donne. L’Onu ha reso indelebile il loro ricordo nel 1998, proclamando il 25 novembre, anniversario della loro morte, la giornata internazionale contro la violenza alle donne. La bellezza e la vivacità delle quattro sorelle Mirabal, soprannominate ‘las mariposas’, le farfalle, sono ancora oggi ricordate in tutta l'America Latina e nel mondo.
Solo nel 2006, secondo i dati Istat, le donne italiane vittime di violenza sono state 1 milione e 150 mila pari al 5,4% del totale. Il 3,5% ha subito violenza sessuale, il 2,7% violenza fisica; 74 mila (0,3%) invece le donne che hanno subito stupri o tentativi di stupri. Nella maggior parte dei casi la violenza sessuale e' stata opera del partner (69,7%) o di un conoscente (17,4%), mentre nel 6,2% dei casi di uno sconosciuto. Sono 1 milione e 400 mila le ragazze che hanno subito violenza sessuale prima dei 16 anni.
LA SPIRALE DELLA VIOLENZA DOMESTICA
Violenza sulle Donne
"Ogni Atto basato sul genere o che comporti, o somigli, a un danno o a una sofferenza fisica, sessuale o psicologica inflitta a una Donna"
UNA VIOLENZA NASCOSTA
La Violenza Psicologica
rappresenta uno dei livelli piu' profondi e insidiosi tra le varie violenze, e' una delle piu' potenti strategie di potere e controllo e spesso non lascia traccia visibile
La Spirale della Violenza Psicologica
- Isolamento
-Controllo
-Violenza Economica
-Svalorizzazione
-Intimidazione
CONSEGUENZE
-Depressione
-Perdita di Fiducia e Autostima
-Sensazione di Impotenza
-Disturbi del Sonno
-Ansia
-Difficolta' di concentrazione
-Dolori ricorrenti in diverse parti
-Difficolta' a gestire i figli
-Idee di Suicidio o Autolesionismo
AMNESTY INTERNATIONAL
Campagna " MAI PIU' VIOLENZA SULLE DONNE"
ROMPIAMO IL CIRCOLO VIZIOSO DI POVERTA' E VIOLENZA!
In occasione del 25 novembre, Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza sulle donne, Amnesty International dà un rinnovato impulso alla campagna "Mai più violenza sulle donne", promuovendo nuove azioni per garantire a tutte le donne il diritto a vivere una vita dignitosa e libera dalla violenza.
Questa data è stata scelta dal movimento internazionale delle donne in onore delle sorelle Mirabal, attiviste della Repubblica Dominicana assassinate il 25 novembre del 1961 perché si opponevano al regime dittatoriale del loro paese. Il coraggio e la forza dimostrate dalle sorelle Mirabal hanno contribuito a renderle delle eroine internazionali; la loro storia è stata scelta a simbolo della grave violazione dei diritti umani rappresentata dalla violenza sulle donne.
L'azione di Amnesty International si concentra quest'anno sul legame tra povertà e violenza, per spezzare questo circolo vizioso in cui moltissime donne nel mondo sono costrette a vivere. Le donne e le ragazze che vivono in povertà spesso vedono violati i loro diritti umani. Le loro vite sono segnate dalla violenza sessuale, dallo scarso accesso a un'istruzione adeguata e dalla mancata protezione dai rischi collegati alla gravidanza e al parto.
I loro diritti devono essere protetti e le loro voci ascoltate.
Questa data è stata scelta dal movimento internazionale delle donne in onore delle sorelle Mirabal, attiviste della Repubblica Dominicana assassinate il 25 novembre del 1961 perché si opponevano al regime dittatoriale del loro paese. Il coraggio e la forza dimostrate dalle sorelle Mirabal hanno contribuito a renderle delle eroine internazionali; la loro storia è stata scelta a simbolo della grave violazione dei diritti umani rappresentata dalla violenza sulle donne.
L'azione di Amnesty International si concentra quest'anno sul legame tra povertà e violenza, per spezzare questo circolo vizioso in cui moltissime donne nel mondo sono costrette a vivere. Le donne e le ragazze che vivono in povertà spesso vedono violati i loro diritti umani. Le loro vite sono segnate dalla violenza sessuale, dallo scarso accesso a un'istruzione adeguata e dalla mancata protezione dai rischi collegati alla gravidanza e al parto.
I loro diritti devono essere protetti e le loro voci ascoltate.
Messaggio del Segretario Generale ONU per il 2011
La violenza contro le donne e le bambine assume molte forme, ed è diffusa in tutto il mondo. Esso comprende lo stupro, la violenza domestica, molestie sul lavoro, abusi a scuola, le mutilazioni genitali femminili e la violenza sessuale nei conflitti armati. Prevalentemente inflitto dagli uomini. Sia nei paesi in via di sviluppo o sviluppo, la pervasività di questa violenza scuote tutti noi. La violenza - e in molti casi la semplice minaccia di essa - è uno degli ostacoli più significativi alla piena uguaglianza delle donne.Il diritto delle donne e delle ragazze di vivere libere dalla violenza è inalienabile e fondamentale. E' sancito dal diritto internazionale dei diritti umani e del diritto umanitario. E si trova al centro del mio unirsi per porre fine alla violenza contro le donne campagna. Dal suo lancio nel 2008, la campagna ha galvanizzato i governi, società civile, settore aziendale, atleti, artisti, donne, uomini e giovani di tutto il mondo. La piattaforma di mobilitazione sociale "Say NO-UNITE" ha registrato oltre 2 milioni di attività in tutto il mondo - da manifestazioni e campagne di sensibilizzazione, nel promuovere la legislativi per aiutare le vittime.Molte di queste attività hanno ricevuto il sostegno del Fondo fiduciario delle Nazioni Unite per porre fine alla violenza contro le donne. Dalla sua fondazione 15 anni fa, il Fondo ha consegnato sovvenzioni per un valore 77 milioni dollari a 339 iniziative in 126 paesi e territori. Vorremmo che il Fondo potesse fare ancora di più, ma la domanda di sostegno continua a superare le risorse. Solo quest'anno, il Fondo ha ricevuto più di 2.500 applicazioni che richiedono quasi $ 1,2 miliardi. Mi appello a tutti i nostri partner per aiutarci a soddisfare questo vasto bisogno insoddisfatto .
La nostra sfida è far sì che il messaggio di "tolleranza zero" si senta in lungo e in largo. Per fare questo, dobbiamo coinvolgere tutta la società - e specialmente i giovani. In particolare, i giovani e i ragazzi devono essere incoraggiati a diventare gli avvocati di cui abbiamo bisogno. Abbiamo bisogno di promuovere modelli sani di mascolinità. Troppi giovani crescono ancora circondato da (fuori moda) stereotipi maschili. Parlando con amici e colleghi sulla violenza contro donne e ragazze, e adottando provvedimenti per porvi fine, possono contribuire a spezzare il comportamento radicato delle generazioni.
In questa Giornata Internazionale, esorto governi e partner in tutto il mondo a sfruttare le idee di energia e la leadership dei giovani per aiutarci a porre fine a questa epidemia di violenza. Solo allora avremo una società più giusta, pacifica e mondo più equo.Ban Ki-moon fonte:http://www.onuitalia.it/events/vio_donne08.php
http://www.un.org/en/events/endviolenceday/sgmessages.shtml
http://www.amnesty.it/25novembre-donne.html
La violenza contro le donne e le bambine assume molte forme, ed è diffusa in tutto il mondo. Esso comprende lo stupro, la violenza domestica, molestie sul lavoro, abusi a scuola, le mutilazioni genitali femminili e la violenza sessuale nei conflitti armati. Prevalentemente inflitto dagli uomini. Sia nei paesi in via di sviluppo o sviluppo, la pervasività di questa violenza scuote tutti noi. La violenza - e in molti casi la semplice minaccia di essa - è uno degli ostacoli più significativi alla piena uguaglianza delle donne.
Il diritto delle donne e delle ragazze di vivere libere dalla violenza è inalienabile e fondamentale. E' sancito dal diritto internazionale dei diritti umani e del diritto umanitario. E si trova al centro del mio unirsi per porre fine alla violenza contro le donne campagna. Dal suo lancio nel 2008, la campagna ha galvanizzato i governi, società civile, settore aziendale, atleti, artisti, donne, uomini e giovani di tutto il mondo. La piattaforma di mobilitazione sociale "Say NO-UNITE" ha registrato oltre 2 milioni di attività in tutto il mondo - da manifestazioni e campagne di sensibilizzazione, nel promuovere la legislativi per aiutare le vittime.
Molte di queste attività hanno ricevuto il sostegno del Fondo fiduciario delle Nazioni Unite per porre fine alla violenza contro le donne. Dalla sua fondazione 15 anni fa, il Fondo ha consegnato sovvenzioni per un valore 77 milioni dollari a 339 iniziative in 126 paesi e territori. Vorremmo che il Fondo potesse fare ancora di più, ma la domanda di sostegno continua a superare le risorse. Solo quest'anno, il Fondo ha ricevuto più di 2.500 applicazioni che richiedono quasi $ 1,2 miliardi. Mi appello a tutti i nostri partner per aiutarci a soddisfare questo vasto bisogno insoddisfatto .
La nostra sfida è far sì che il messaggio di "tolleranza zero" si senta in lungo e in largo. Per fare questo, dobbiamo coinvolgere tutta la società - e specialmente i giovani. In particolare, i giovani e i ragazzi devono essere incoraggiati a diventare gli avvocati di cui abbiamo bisogno. Abbiamo bisogno di promuovere modelli sani di mascolinità. Troppi giovani crescono ancora circondato da (fuori moda) stereotipi maschili. Parlando con amici e colleghi sulla violenza contro donne e ragazze, e adottando provvedimenti per porvi fine, possono contribuire a spezzare il comportamento radicato delle generazioni.
In questa Giornata Internazionale, esorto governi e partner in tutto il mondo a sfruttare le idee di energia e la leadership dei giovani per aiutarci a porre fine a questa epidemia di violenza. Solo allora avremo una società più giusta, pacifica e mondo più equo.
Ban Ki-moon
http://www.un.org/en/events/endviolenceday/sgmessages.shtml
http://www.amnesty.it/25novembre-donne.html
Nessun commento:
Posta un commento
COMMENTI