giovedì 30 aprile 2015

I Social come contributo al terremoto in Nepal

(Il famoso “artista della sabbia” Sudarshan Pattnaik,  ha creato varie sculture di sabbia con messaggi dedicati alle vittime del terremoto in India e Nepal a Puri beach.)


Continuiamo a postare articoli sul terremoto in Nepal e sensibilizzare alle donazioni, unico aiuto per coloro a cui manca Tutto. Le notizie sui quotidiani stanno iniziando a passare in secondo piano e con l'apertura dell'Expo forse arriveranno in terza pagina...Noi possiamo fare la differenza, i social servono anche a questo, non rendiamoci complici della insensibilita' avuta per altre popolazioni nel mondo colpite da terremoti, siamo UNO, ogni lacrima versata da chi soffre è una lacrima o un sentimento di profonda tristezza che sentiamo dentro di noi. Non dimentichiamoci del dolore troppo in fretta.


Buona Vita nel donare!
Katia Botta



I Social come contributo al terremoto in Nepal

Facebook ha attivato la sua funzionalità  
Safety Check
(https://www.facebook.com/safetycheck/nepalearthquake) per permettere di far sapere ai propri contatti se ci si trovava nell'area nel momento del terremoto, se si sta bene e dare informazioni dirette. (via Mark Zuckerberg FB)
Google, ha attivato  
(http://google.org/personfinder/2015-nepal-earthquake), anche questa funzionalita’ si puo’ utilizzare se si è alla ricerca di qualcuno o se si hanno informazioni su altre persone che avrebbero potuto essere coinvolte dalla tragedia. 

Il cuore degli  italiani per la ricostruzione

Inoltre, per velocizzare il processo di donazione e far sì che gli aiuti arrivino senza disperdersi, Silvia e Francesco si sono appoggiati a Mandi Namaste (www.mandinamaste.net), una Onlus friulana che opera da anni con microprogetti in Nepal.Tutti i soldi raccolti verranno utilizzati per pagare i costruttori che rifaranno le case di queste famiglie di Bhaktapur. Ma bisogna agire in fretta, perché queste persone ora dormono all’aperto e presto arriverà il monsone. (estratto da: http://www.gazzetta.it/Altri-Mondi/28-04-2015/gazzetta-nepal-terremoto-aiuto-tornare-sognare-mandinamaste-donazione-fondi-110611239205.shtml)

 

-Pagina FB: Rongpuk e Francesco per il terremoto in Nepal











Le sculture di sabbia di Sudarshan Pattnaik       


























martedì 28 aprile 2015

Terremoto in Nepal, io cosa posso fare?

 http://getawaymemoires.com/wp-content/gallery/nepal-bhutan/Prayer-Flags-on-Everest-Nepal.jpg



Sono oltre 6 milioni e mezzo le persone colpite dal peggior terremoto degli ultimi 80 anni nella storia del Nepal. Mentre il bilancio delle vittime sale di ora in ora, tutti hanno bisogno di aiuto, i soccorsi sono del tutto insufficienti e ai sopravvissuti manca di tutto, i bambini colpiti sono circa 2 milioni, si trovano nel bel mezzo della catastrofe e hanno bisogno del nostro aiuto: in migliaia sono rimasti feriti, senza casa, senz’ acqua potabile, senza cibo. (dati Save the children)

In questi giorni mi sono chiesta, cosa posso fare?

La prima reazione, quella del cuore, è stata quella di partire, ho chiamato una mia amica e le ho detto: Andiamo in Nepal? Basta uno zaino e partiamo. Ne abbiamo parlato e in seguito ad una attenta riflessione mi ha fatto capire che se non si è specializzati ad intervenire in situazioni di estrema emergenza si puo’ essere perfino d’intralcio agli operatori, per cui il mio contributo rimane quello di pregare ed esortare tutti alla preghiera per inviare forza e coraggio alle persone che sono rimaste e preghiera di Luce per le anime vittime di questo tremendo terremoto. Inoltre un aiuto molto importante che possiamo dare è quello del sostegno economico attraverso le donazioni alle organizzazioni non governative che da sempre si occupano delle emergenze nel mondo. 


Ho messo in giardino le bandiere delle preghiere tibetane, mi sono state regalate da amici di ritorno da un viaggio in Nepal. Possano queste preghiere attraverso il vento permeare l’universo e con le loro parole di compassione dare forza e sollievo a tutti coloro che vivono la devastazione del terremoto in Nepal e luce alle persone rimaste vittime. Preghiamo tutti insieme, ricordandoci sempre che siamo Uno.

Ecco i link di alcune organizzazioni umanitarie specializzate per intervenire in queste situazioni che operano in quei territori.
Basta anche una piccola donazione per fare la differenza. cio’ che per noi è ordinario o addirittura superfluo per loro è essenziale!! 

Se ci priviamo di cio’ che abbiamo siamo esseri caritatevoli, ma se ci priviamo di cio’ che non abbiamo siamo esseri di Amore.
Buon Cammino e Buona Vita!
Katia Botta



Numeri solidali AGIRE 45591 e UNICEF 45596 :

Le aziende telefoniche hanno messo a disposizione la numerazione solidale 45591
e 45596 per donazioni di 1 euro da cellulari Tim, Vodafone, Wind, Tre, Poste Mobile e Coop Voce e di 2 euro da rete fissa Telecom Italia, Fastweb, Vodafone e TWT.

L’SMS solidale è attivo da oggi e fino al 10 maggio

Save the Children:
http://www.savethechildren.it/emergenza_nepal
Agire:
http://www.agire.it/
Medici Senza Frontiere: http://www.medicisenzafrontiere.it/notizie/news/terremoto-nepal
Croce Rossa Italiana:
http://www.cri.it/emergenzanepal
Action Aid:
http://www.actionaid.it/dove-lavoriamo/asia/nepal
Unicef:


https://www.unicefusa.org/donate/nepal-earthquake-help-children-now/24226?ms=sem_dig_2015_misc_20150425_google&initialms=sem_dig_2015_misc_20150425_google&gclid=CjwKEAjw3_ypBRCwoKqKw5P9wgsSJAAbi2K9g5iiHvl9wcwCrhppkIoTqIDn0gOcrMnXt44PSB7MzBoCcPTw_wcB


Embracing the World (Amma):

http://amma.org/news/embracing-world-starts-relief-efforts-nepal-disaster
http://www.amma-italia.it/cosa-facciamo.html
UNHCR:
https://www.unhcr.it/dona/15_ob_04?gclid=CJC70-jamMUCFYrJtAodz2QAdw

Caritas:

Oxfam:
http://donazioni.oxfamitalia.org/emergenza-nepal.html
Terre des hommes:
http://terredeshommes.it/news/terremoto-in-nepal-agisci-ora/

International Medical Corps

Amref:
https://sostegnoadistanza.amref.it/
Emergency Appeals Alliance (EAA):
http://humanitariancoalition.ca/about-us/who-we-are/emergency-appeals-alliance-eaa
Maya Daya Clinic (clinica di Kopan):
La Maya Daya Clinic, situata nel villaggio locale, ai piedi del colle di Kopan, è stata fondata nel 1991 da Lama Zopa Rinpoche per fornire servizi di assistenza sanitaria nei villaggi vicino al monastero di Kopan.
http://kopanmonastery.com/charitable/maya-daya-village-clinic

Tara Dewa onlus:

Tara Dewa Onlus ha già attivato in Nepal un progetto (Tara Dewa Children's Home - La casa dei bambini) che ha come destinatari dei bambini e con lo scopo di garantire benessere ed educazione necessari per una crescita positiva per loro, per le famiglie e per la comunità d’appartenenza.
http://www.taradewa.org/it/index.php
Coopi (cooperazione internazionale):
Intersos:
Cesvi:

(CESVI E SOS VILLAGGI DEI BAMBINI: NASCONO DI CONTINUO CAMPI SPONTANEI DI SFOLLATI)
Vis (volontariato internazionale per lo sviluppo):
CCS Italia:
GVC:  
Humanitarian Coalition: