giovedì 22 dicembre 2011





Buon Natale a tutti. Vi auguro il Natale più bello della vostra vita,
e so che nel vostro cuore anche voi mi inviate lo stesso amorevole
augurio. Oggi concentriamoci soprattutto sul Cristo e sul suo amore.

Nel Cristo coesistono due nature: il Cristo uomo e il Cristo Spirito
nell'uomo. È molto più importante adorare il Cristo nello Spirito che
celebrare la sua nascita sul piano sociale. Cristo deve nascere in noi
come Spirito. Deve nascere nuovamente nella nostra coscienza: questa è
la 'seconda venuta' del Cristo. Offendiamo il Cristo se celebriamo la
sua nascita soltanto con feste e regali. Questo aspetto dei
festeggiamenti è giusto, ma la mancanza di una profonda e sincera
comunione con lo Spirito del Cristo nel periodo natalizio è una grave
omissione nella pratica religiosa del cristiano. Ecco perché ancora
una volta vi ricordo di celebrare il Natale spirituale il 24 dicembre,
meditando per molte ore e poi, il 25, festeggiatelo in compagnia dei
vostri cari. Sono felice che l'iniziativa di celebrare spiritualmente
la nascita di Cristo con una lunga e profonda meditazione sia stata
accolta e adottata da numerosi ricercatori della verità in tutto il
mondo. E sarà seguita da milioni di persone dopo che me ne sarò andato.

Gesù ha detto: "La messe è abbondante, ma gli operai sono pochi". La
grazia della presenza di Dio e di Cristo è a disposizione di chiunque
farà lo sforzo di comunicare con loro nella profonda meditazione. Se
seguirete le tecniche di meditazione della Self-Realization
Fellowship, conoscerete il Cristo più di quanto non lo conoscano i
milioni di fedeli che lo adorano nei rituali esteriori delle chiese,
ma non dedicano il proprio tempo a meditare profondamente su di lui.
La Self-Realization Fellowship è stata mandata al mondo per ridestare
il vero spirito del Cristo in ciascuno di voi.

Dovunque siate, fate di tutto per celebrare prima il Natale
spirituale, e poi dedicatevi ai festeggiamenti tradizionali. Dovete
sempre osservare queste due ricorrenze, e vedrete allora quale grande
risveglio spirituale si determinerà in voi. Se nel periodo natalizio
farete di tutto per comunicare con Dio, con Cristo e i grandi maestri,
vi preparerete a vivere nel modo giusto l'anno che sta per iniziare. E
questo è un modo meraviglioso per cominciare l'anno nuovo. Ogni giorno
dovete fare uno sforzo spirituale maggiore, perché soltanto voi potete
liberare voi stessi. Nessun altro può farlo al vostro posto.

- I maestri liberati vigilano sul mondo -

Forse vi sarete domandati se il mondo ha perduto per sempre le grandi
anime come Gesù. Niente affatto. Guardate come è indaffarato Dio: pur
essendo assorto nella sua estasi, tuttavia è impegnato a guidare
l'universo. E anche tutti i saggi e i maestri che hanno lasciato la
terra sono impegnati altrove, proprio come ognuno di essi aveva
qualche compito da svolgere quando era ancora nel mondo. La prima
volta in cui Lahiri Mahasaya chiamò Babaji chiedendogli di
materializzarsi per accontentare i suoi scettici amici, il grande
Maestro non apprezzò l'iniziativa. "Mi chiami per un motivo così
futile?", gli domandò. "Ho molto da fare".

Quando un maestro liberato si esprime in questo modo, intende dire che
è occupato con Dio, che sta facendo la sua volontà. Tutte le grandi
anime sono attive; alcune hanno il compito di rafforzare il bene in
questo mondo. E nella misura in cui riescono a farlo, servendosi delle
menti ricettive, il potere del diavolo si indebolisce e il potere di
Dio diventa più forte.

Quando un grande santo risorge nello Spirito, e per rispondere al
richiamo di devoti sinceri e ricettivi assume una forma fisica,
significa che ha un ruolo da svolgere nei destini del mondo. Io so che
il Cristo, in carne e ossa, è in comunione con Babaji in India.
Insieme essi vigilano sulla terra. Entrambi hanno fatto di tutto per
allontanare questa guerra. Babaji, il Cristo e tutti gli altri maestri
risorti hanno una missione da compiere. Chi ispira nella mente di
alcune anime i potenti pensieri di pace? Il Cristo e gli altri grandi,
perché soffrono moltissimo a causa di questa guerra e non sono
assolutamente soddisfatti dello stato in cui versa il mondo. Stanno
cercando di ristabilire la pace e l'armonia sulla terra e di portarla a un livello spirituale più elevato.
Ma non possono farlo senza la partecipazione dell'uomo.

Dio è onnipotente. Egli potrebbe fermare la guerra anche domani, ma se
lo facesse si comporterebbe come un dittatore. Mi sono domandato
perché Dio e i grandi santi non hanno impedito questo conflitto. La
risposta è che per farlo avrebbero dovuto fare un miracolo; e Dio è
così grande che non vuole imporci la sua volontà. E neppure ci punisce
o si vendica. Non vuole convertire i suoi figli con la forza, ma con
la persuasione e l'amore. La guerra è fatta dall'uomo, non certo da
Dio e ha lo scopo di insegnarci che la nostra vera natura è divina. Ma
è veramente un modo terribile di imparare questa verità! Dio sa che
non verremo mai distrutti, perché siamo anime immortali, ma non
impareremo mai questa lezione senza soffrire. E anche Dio soffre.
Credete che non voglia vederci felici? Ci permette di subire le
conseguenze del male, soltanto perché ciascuno di noi possa
comprendere che il sentiero da seguire è il bene.

Cristo non è andato via, ma vigila su di voi

Se volete conoscere il Cristo come era sulla terra e come è apparso ai
santi nel corso dei secoli, dovete vivere come lui è vissuto. Egli si
manifesta ai suoi devoti quando è necessario. E se siete in sintonia
con lui e mettete in pratica, sia pure in minima parte, ciò che vi
dico, lo conoscerete. Cristo non se n'è andato. Ha lasciato i suoi
insegnamenti e Si prende cura delle anime che li mettono in pratica.
Dovete vivere gli ideali del Cristo, e sapere che lui vigila sempre su di voi.
Come mai non lo vedete o non udite la sua voce? Perché i vostri occhi
e i vostri orecchi fisici non sono in sintonia con lui. Non potreste
vedere neanche le immagini televisive o udire le canzoni che
attraversano l'etere del mondo materiale, senza l'aiuto di un
televisore o di un apparecchio radio. Le scariche elettrostatiche
dell'irrequietezza spirituale Vi impediscono di percepire le
vibrazioni più fini, che sono costituite da forze estremamente
sottili. Finché non imparerete a mettervi in sintonia con il Cristo e
le altre grandi anime non riuscirete a vederli.

Cristo è proprio qui; lo potete vedere se rivolgete lo sguardo
all'interno della fronte, nel punto tra le sopracciglia: il centro
della coscienza cristica, la sede dell'occhio singolo, o occhio
spirituale. Se volete vedere il Cristo, concentratevi nella visione
spirituale; guardate attraverso l'occhio spirituale. Se volete
percepire l'universale intelligenza del Cristo, dovete sentire la sua
coscienza nell'occhio spirituale.

Dopo la morte, Gesù fece risorgere il proprio corpo e apparve a
centinaia di persone. E rivolgendosi allo scettico Tommaso, disse:
"Sono io, toccami". Perché materializzò il proprio corpo? Perché altri
potessero vederlo dopo la resurrezione e capire che chiunque sia in
sintonia con lui potrà vederlo e sapere che esiste. San Francesco
disse: "Io mi incontro ogni notte con il Cristo in carne e ossa".
Anche voi potete vederlo, se riuscite a mettervi in sintonia con lui,
proprio come faccio io, che ho potuto vedere Gesù molte volte.

Esiste un modo per indurre il Cristo a manifestarsi. Egli non vuole
essere elogiato, né può essere sedotto dalla ricchezza, dalle prediche
e dalla falsa devozione. Si lascerà attirare soltanto sull'altare del
vostro amore. Solo quando nutrite nel vostro cuore un profondo
sentimento di amore e di devozione, allora, e soltanto allora, Gesù
verrà da voi e potrà anche materializzarsi ai vostri occhi.
Tratto da:" Il Divino Romanzo" di Yogananda Paramahansa 



BUON NATALE A TUTTI






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