Seminari educativi
THE CHINA STUDY – LA PRATICA
MASTER 2 PREVENZIONE
E REGRESSIONE DALLE MALATTIE
12 maggio 2013
San Secondo di Pinerolo, Torino
Hotel Residence Villa Glicini“LA PREVENZIONE INIZIA MANGIANDO: a tavola contro il diabete, tumori e cardiopatie”
12 maggio 2013
San Secondo di Pinerolo, Torino
Hotel Residence Villa Glicini“LA PREVENZIONE INIZIA MANGIANDO: a tavola contro il diabete, tumori e cardiopatie”
Al
Master del 12 maggio avremo l'onore di poter ascoltare dei relatori
davvero illustri e avremo ben due collegamenti skype dall'America,
con il dott.
Campbell,
che tutti noi conosciamo bene e con il suo caro amico, il dott.
Esselstyn,
Direttore del Programma di Prevenzione e Regressione delle Malattie
Cardiovascolari della Clinica di Cleveland, Ohio.
Sarà
posata un’ulteriore pietra miliare in Italia sulla vera
Prevenzione.
Molte
altre persone cambieranno la loro vita migliorando la loro salute.
Prevenzione
e alimentazione
Sono
in molti i medici specialisti nazionali e internazionali che
sostengono da anni l’esistenza di una connessione tra ciò che
mangiamo e le diverse malattie che colpiscono il nostro secolo.
Problemi cardiaci, diabete, ipertensione, cancro: sono solo alcune
tra le principali patologie studiate negli ultimi decenni in
connessione alle abitudini alimentari e all’assunzione eccessiva di
alcuni nutrienti. Le conclusioni di queste ricerche, tuttavia,
raramente sono state discusse insieme prima d’ora.
“LA
PREVENZIONE INIZIA MANGIANDO: in tavola contro diabete, tumori e
cardiopatie” è questo.
In collaborazione con ANPPN Onlus, Associazione Nazionale Prevenzione Primaria “Naturale” è il primo master Be4eat 2013 che intende aprire il tavolo della discussione a tutti.
Medici, specialisti, esperti in nutrizione ma anche consumatori e comuni fruitori di una scienza medica che sta cambiando e che molto ha da dirci in merito a ciò che “fa bene” e ciò che “fa male” in campo alimentare, per la prima volta insieme ad un TAVOLO OPERATIVO aperto alla discussione e al dibattito.
In
sala ricercatori nel campo della diagnostica e dello sviluppo delle
malattie per discutere insieme ai più conosciuti docenti della
Cornell University di New York un approccio nuovo nella
terapia di queste patologie e nella medicina in generale.
I
DATI
Tra
il 2000 e il 2001 è cresciuto
del 33% il numero delle persone in Italia con il diabete.
In
dieci anni, dicono i dati Istat, si è passati da 2,250 milioni a
circa 3 milioni, con un aumento dal 3,9% al 4, 9% tra il 2002 e il
2010. Se si considera l’aumento della popolazione e il milione di
persone che, secondo le stime ufficiali, hanno il diabete
senza saperlo,
la percentuale stimata tuttavia arriva al 6%.
In particolare 3 milioni di italiani hanno il diabete di tipo 2 (il 4,9% della popolazione), un milione è colpito dalla malattia ma non lo sa (1,6%) e 2,6 milioni di persone hanno difficoltà a mantenere le glicemie nella norma:una condizione che nella maggior parte dei casi prelude allo sviluppo del diabete di tipo 2.
A questi numeri devono essere aggiunte circa 300mila persone affette da diabete di tipo 1, forma autoimmune che esordisce generalmente nella prima parte della vita e che porta all’esaurimento della produzione di insulina.
In particolare 3 milioni di italiani hanno il diabete di tipo 2 (il 4,9% della popolazione), un milione è colpito dalla malattia ma non lo sa (1,6%) e 2,6 milioni di persone hanno difficoltà a mantenere le glicemie nella norma:una condizione che nella maggior parte dei casi prelude allo sviluppo del diabete di tipo 2.
A questi numeri devono essere aggiunte circa 300mila persone affette da diabete di tipo 1, forma autoimmune che esordisce generalmente nella prima parte della vita e che porta all’esaurimento della produzione di insulina.
Non
molto diversi, purtroppo, i dati riguardanti le cardiopatie.
Nel
nostro paese le malattie
cardiovascolari rappresentano
uno dei più importanti problemi
di sanità pubblica.
Secondo i dati di mortalità più aggiornati forniti dall’Istat, che si riferiscono al 2009, le malattie del sistema cardiocircolatorio uccidono ogni anno più di 200 mila persone – più donne che uomini – e da sole contano il 31,54% del totale dei decessi. Per le malattie ischemiche del cuore (infarto del miocardio, altre forme acute e subacute di cardiopatia ischemica, infarto del miocardio pregresso, angina pectoris e altre forme di cardiopatia ischemica), nel 2006 l’istituto di statistica ha registrato quasi 75 mila decessi, equamente ripartiti tra uomini e donne, ovvero il 33,8% delle morti per malattie del sistema circolatorio.
Secondo i dati di mortalità più aggiornati forniti dall’Istat, che si riferiscono al 2009, le malattie del sistema cardiocircolatorio uccidono ogni anno più di 200 mila persone – più donne che uomini – e da sole contano il 31,54% del totale dei decessi. Per le malattie ischemiche del cuore (infarto del miocardio, altre forme acute e subacute di cardiopatia ischemica, infarto del miocardio pregresso, angina pectoris e altre forme di cardiopatia ischemica), nel 2006 l’istituto di statistica ha registrato quasi 75 mila decessi, equamente ripartiti tra uomini e donne, ovvero il 33,8% delle morti per malattie del sistema circolatorio.
Il
rapporto del Ministero della Salute italiano mostra in realtà come
le due principali cause di morte, sia tra gli uomini che tra le
donne, siano oltre alle malattie del sistema circolatorio anche i
tumori.
Stando ai dati registrati infatti per gli uomini i tumori rappresentano il 35,1% delle cause di morte e le malattie del sistema circolatorio il 34,9%, mentre per le donne le malattie circolatorie sono la causa preminente (43,8%) seguite dai tumori (25,6%). In particolare vengono evidenziati tumori al color-retto, tumori alla mammella e alla prostata.Le Indagini Multiscopo dell’Istat tuttavia evidenziano anche come le malattie reumatiche siano in aumento e rappresentino la condizione cronica più diffusa nella popolazione italiana.
Stando ai dati registrati infatti per gli uomini i tumori rappresentano il 35,1% delle cause di morte e le malattie del sistema circolatorio il 34,9%, mentre per le donne le malattie circolatorie sono la causa preminente (43,8%) seguite dai tumori (25,6%). In particolare vengono evidenziati tumori al color-retto, tumori alla mammella e alla prostata.Le Indagini Multiscopo dell’Istat tuttavia evidenziano anche come le malattie reumatiche siano in aumento e rappresentino la condizione cronica più diffusa nella popolazione italiana.
Le
ultime rilevazioni, riportate dall’Annuario Statistico Italiano
2010, mostrano che “artrite/artrosi”
colpiscono il 17,3%
della popolazione, precedendo ipertensione
arteriosa (16,0%)
e malattie
allergiche (9,8%).
A ciò va aggiunta la prevalenza dell’osteoporosi (7,0%), malattia da comprendere a tutti gli effetti tra le malattie dell’apparato locomotore.
A ciò va aggiunta la prevalenza dell’osteoporosi (7,0%), malattia da comprendere a tutti gli effetti tra le malattie dell’apparato locomotore.
L’urgenza
di questi dati dimostra come sia di fatto necessaria, anche nel
nostro Paese, un’analisi più approfondita delle possibili cause di
questa incidenza.
Il tipo di alimentazione, e ovviamente lo stile di vita che ne
consegue, acquistano in questo senso un’importanza fondamentale
anche alla luce delle nuove ricerche in essere.
RICETTE
POSSIBILI?
Di
fronte a questo scenario tutto italiano non è più possibile far
finta di niente e nascondersi dietro al detto “noi siamo diversi”.
I dati sulla sanità americana, per quanto peggiori della nostra,
dimostrano come il nostro Paese stia lentamente camminando verso una
situazione
sanitaria pesante.
C’è
da chiedersi in tutto questo, quali armi abbiano realmente i medici
per aiutare i loro pazienti.
E’ la prescrizione indiscriminata di medicine la soluzione migliorie alla prevenzione?
Dagli Stati Uniti il messaggio lanciato da alcuni tra i più noti specialisti come il Dr. Caldwell B. Esselstyn, il Dr. Doug Lisle, il Dr. Matt Lederman, il Dr. John McDougall, il Dr David Pimentel e il Dr. Bruce Monger è chiaro: l’alimentazione può assumere un ruolo fondamentale non solo nella prevenzione ma anche nella cura delle principali patologie che colpiscono il nostro secolo.
Ricerche
recenti
e altre recentissime dimostrano
come il consumi
di grassi animali e proteine animali abbiano una forte incidenza
nell’insorgenza di tumori, cardiopatie, diabete e malattie
reumatiche.
Da
anni, esperti del calibro del dr. Franco Berrino,
dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, e del dr.
Umberto Veronesi, con la sua Fondazione, insieme a molti
altri medici specialisti sostengono come i pericoli legati ad una
scorretta abitudine alimentare e quindi stile di vita siano troppo
spesso ignorati o trascurati nella cura e nella prevenzione alle
malattie.
“LA
PREVENZIONE INIZIA MANGIANDO: in tavola contro diabete, tumori e
cardiopatie”, master Be4eat 2013 vuole
dunque essere questo: un tavolo
di lavoro pratico
per una formazione continua e innovativa su tematiche importanti e
fondamentali troppo spesso ignorate.
E’ una opportunità concreta per medici, specialisti e pubblico in generale di studiare, approfondire e seguire insieme le principali novità in tema di prevenzione a partire dal cibo. Apparecchiare la propria tavola non è mai stato così efficace.
E’ una opportunità concreta per medici, specialisti e pubblico in generale di studiare, approfondire e seguire insieme le principali novità in tema di prevenzione a partire dal cibo. Apparecchiare la propria tavola non è mai stato così efficace.
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T.
Colin Campbell è un biochimico statunitense, nutrizionista,
professore emerito di Nutrizione e Biochimica alla Cornell
University, noto per la pubblicazione del rapporto The China Study
sulla comparazione tra l'alimentazione occidentale e cinese.
dott.
Esselstyn,
Direttore del Programma di Prevenzione e Regressione delle Malattie
Cardiovascolari della Clinica di Cleveland, Ohio.
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