AGRIMONY
Si muove sull'Asse Ansia-Angoscia
Descrizione
originale di Bach:
Per le persone allegre, gioviali e di buon umore, che amano la pace e si affliggono per le discussioni o i litigi e per evitarli acconsentono a rinunciare a molte cose. Anche se generalmente hanno problemi e sono tormentati, preoccupati e inquieti nella mente o nel corpo, nascondono le loro preoccupazioni dietro il loro buonumore o le battute. Sono considerati degli ottimi amici da frequentare. Spesso assumono alcool o droghe per stimolarsi e aiutarsi a sopportare con allegria i loro dolori.
Per le persone allegre, gioviali e di buon umore, che amano la pace e si affliggono per le discussioni o i litigi e per evitarli acconsentono a rinunciare a molte cose. Anche se generalmente hanno problemi e sono tormentati, preoccupati e inquieti nella mente o nel corpo, nascondono le loro preoccupazioni dietro il loro buonumore o le battute. Sono considerati degli ottimi amici da frequentare. Spesso assumono alcool o droghe per stimolarsi e aiutarsi a sopportare con allegria i loro dolori.
Parole chiave: sofferenza mascherata da falsa allegria, occultamento,
negazione, fuga, istrionismo, tortura mentale, emozionale e fisica nascoste,
ansia, angoscia.
Livello
tipologico:
Agrimony è un altro istrione del sistema floreale. Anticamente, nel teatro greco-latino, gli attori (gli istrioni) usavano le maschere per coprirsi il volto. Le maschere avevano la bocca con le commessure verso il basso o verso l’alto, a seconda che si trattasse rispettivamente di una tragedia o di una commedia. Questo per dire che Agrimony rappresenta personaggi differenti nel momento di comunicare con l’esterno. Ha bisogno di eccitazione, oltre che di una scaletta giornaliera di attività molto serrata, che gli permetta di fuggire dal vuoto e sicuramente tormentato mondo interiore. Per questo teme tanto la solitudine e il silenzio. Agrimony sembra rappresentare un repertorio circoscritto ad un personaggio ottimista, spontaneo e vitale, affabile, che con la sua allegria e le sue battute rallegra la vita degli altri. Ciò può renderlo molto apprezzato nella vita sociale, perchè la sua simpatia lo trasforma nell’animatore, colui che vivacizza le feste e gli incontri. Da uno sguardo più profondo si scopre tuttavia una serie di comportamenti artificiali ed esagerati che possono nascondere un tormento interiore segreto, come descrive chiaramente lo stesso dr. Bach. In ogni caso possiamo parlare di un alto livello di ansia mascherata, a cui corrisponde una sofferenza interna. Per questo è stato paragonato a una specie di archetipo del pagliaccio: fuori ride e dentro piange. La parola d’ordine è sorridere sempre: “Fare buon viso a cattivo gioco”. La persona si aggrappa a quello che considera positivo e nega, censura e rifiuta tutto quello che, secondo il suo giudizio, non lo è: la miseria, la malattia, la sofferenza, le zone inquietanti e oscure dell’inconscio ecc. Nella vita di Agrimony il negativo “non esiste” e di conseguenza adotta l’atteggiamento di fuga del non affrontare e del positivizzare tutto eccessivamente. La fuga si concentra in un’agenda sociale molto intensa, dove non ci sono momenti liberi, perchè produrrebbero un silenzio interiore in cui potrebbero affiorare contenuti dolorosi. Stando solo, la maschera potrebbe svanire e apparire l’altro volto, quello doloroso, reale, quello del suo temuto vuoto interiore, perciò ama circondarsi di persone e attività diverse: feste, viaggi, eventi sociali, acquisti. Può anche intrattenersi contemporaneamente con uno e l’altro e sovrapporre gli appuntamenti. Il suo cellulare consuma soldi ininterrottamente. In realtà, è come se volesse vivere tre vite in uno stesso corpo. Se in questo stato intravedete una certa paura, dovremmo parlare di paura della solitudine, inclusa la paura sconosciuta, perchè solitamente Agrimony non sa da cosa sta fuggendo. Può magari conoscere l’argomento dal quale fugge, per esempio è possibile che eviti ogni conversazione profonda sul sesso o sulla morte, facendo battute che deviino l’attenzione o banalizzino l’argomento, senza sapere perchè adotta questo atteggiamento o quale aspetto lo inquieta.
E’ molto frequente che nella sua fuga sia dipendente da assuefazioni varie che lo aiutano a mitigare la sofferenza: droghe diverse, alimenti, alcool, sesso ecc. Agrimony però non sceglie una qualsiasi droga. L’alcolismo sociale va bene perchè è un mezzo molto comodo. Anche la cocaina procura artificialmente quello che desidera tanto provare: energia, ottimismo, euforia. L’estasi già possiede un nome che rende superfluo ogni commento. Si allontanerà però cautamente da droghe che possano provocare stati negativi, dolorosi o inquietanti. La forma in cui Agrimony si manifesta varia secondo l’educazione ricevuta, l’apprendimento, l’età e l’ambiente socioculturale in cui si muove.
Agrimony è un altro istrione del sistema floreale. Anticamente, nel teatro greco-latino, gli attori (gli istrioni) usavano le maschere per coprirsi il volto. Le maschere avevano la bocca con le commessure verso il basso o verso l’alto, a seconda che si trattasse rispettivamente di una tragedia o di una commedia. Questo per dire che Agrimony rappresenta personaggi differenti nel momento di comunicare con l’esterno. Ha bisogno di eccitazione, oltre che di una scaletta giornaliera di attività molto serrata, che gli permetta di fuggire dal vuoto e sicuramente tormentato mondo interiore. Per questo teme tanto la solitudine e il silenzio. Agrimony sembra rappresentare un repertorio circoscritto ad un personaggio ottimista, spontaneo e vitale, affabile, che con la sua allegria e le sue battute rallegra la vita degli altri. Ciò può renderlo molto apprezzato nella vita sociale, perchè la sua simpatia lo trasforma nell’animatore, colui che vivacizza le feste e gli incontri. Da uno sguardo più profondo si scopre tuttavia una serie di comportamenti artificiali ed esagerati che possono nascondere un tormento interiore segreto, come descrive chiaramente lo stesso dr. Bach. In ogni caso possiamo parlare di un alto livello di ansia mascherata, a cui corrisponde una sofferenza interna. Per questo è stato paragonato a una specie di archetipo del pagliaccio: fuori ride e dentro piange. La parola d’ordine è sorridere sempre: “Fare buon viso a cattivo gioco”. La persona si aggrappa a quello che considera positivo e nega, censura e rifiuta tutto quello che, secondo il suo giudizio, non lo è: la miseria, la malattia, la sofferenza, le zone inquietanti e oscure dell’inconscio ecc. Nella vita di Agrimony il negativo “non esiste” e di conseguenza adotta l’atteggiamento di fuga del non affrontare e del positivizzare tutto eccessivamente. La fuga si concentra in un’agenda sociale molto intensa, dove non ci sono momenti liberi, perchè produrrebbero un silenzio interiore in cui potrebbero affiorare contenuti dolorosi. Stando solo, la maschera potrebbe svanire e apparire l’altro volto, quello doloroso, reale, quello del suo temuto vuoto interiore, perciò ama circondarsi di persone e attività diverse: feste, viaggi, eventi sociali, acquisti. Può anche intrattenersi contemporaneamente con uno e l’altro e sovrapporre gli appuntamenti. Il suo cellulare consuma soldi ininterrottamente. In realtà, è come se volesse vivere tre vite in uno stesso corpo. Se in questo stato intravedete una certa paura, dovremmo parlare di paura della solitudine, inclusa la paura sconosciuta, perchè solitamente Agrimony non sa da cosa sta fuggendo. Può magari conoscere l’argomento dal quale fugge, per esempio è possibile che eviti ogni conversazione profonda sul sesso o sulla morte, facendo battute che deviino l’attenzione o banalizzino l’argomento, senza sapere perchè adotta questo atteggiamento o quale aspetto lo inquieta.
E’ molto frequente che nella sua fuga sia dipendente da assuefazioni varie che lo aiutano a mitigare la sofferenza: droghe diverse, alimenti, alcool, sesso ecc. Agrimony però non sceglie una qualsiasi droga. L’alcolismo sociale va bene perchè è un mezzo molto comodo. Anche la cocaina procura artificialmente quello che desidera tanto provare: energia, ottimismo, euforia. L’estasi già possiede un nome che rende superfluo ogni commento. Si allontanerà però cautamente da droghe che possano provocare stati negativi, dolorosi o inquietanti. La forma in cui Agrimony si manifesta varia secondo l’educazione ricevuta, l’apprendimento, l’età e l’ambiente socioculturale in cui si muove.
In Agrimony la perdita del controllo è quasi sempre una costante, manifestata nei comportamenti che abbiamo citato. La repressione che mette in atto contribuisce a generare una grande tensione interiore che lotta per esteriorizzarsi, come se fosse una pentola a pressione. Il vapore bollente che esce dalla valvola di sicurezza è quello che dall’esterno si percepisce come sregolatezza, eccessivo entusiasmo, allegria permanente, iperattività.
Di fronte alla malattia, il suo continuo mascheramento lo porta a minimizzare i sintomi e a sdrammatizzare la situazione, cosa che all’inizio può disorientare il terapeuta ed essere interpretato come ottimismo o positività.
Nelle relazioni sociali cerca sempre l’armonia e l’approvazione altrui, fugge apertamente dal conflitto, perciò è proverbiale la facilità con cui transige su certe cose, a patto di evitare discussioni e problemi. Agrimony è un grande paciere. Dato che nel suo intimo si svolge una guerra, cerca la pace all’esterno a qualsiasi prezzo, per cui potremmo considerarlo influenzabile e adattabile. Tuttavia, la sua mancanza di reale coinvolgimento lo porta ugualmente ai conflitti per il fatto stesso di non volerli affrontare. Accade qualcosa di simile alla palla di neve che, rotolando, si trasforma in una grande valanga che lo schiaccia.
Agrimony è piacevole, sorridente, simpatico, vitale e cortese, sempre ammesso – è chiaro – che si mantenga con lui una relazione superficiale. Nel momento in cui il suo interlocutore comincia a interessarsi alla sua “vera” personalità o adotta un comportamento indagatore e intimista, si accendono tutti gli allarmi e Agrimony, se si sente messo alle strette, opterà per la fuga (può semplicemente addurre di avere un appuntamento con altre persone), perchè non può permettersi di essere sgradevole o brusco con l’intruso. Per questo motivo cerca sempre relazioni superficiali e allegre, senza complicazioni.
Agrimony si muove sull’asse ansia-angoscia. Per evitare la sofferenza riesce a dissociarsi talmente dai suoi pensieri, sentimenti e sensazioni somatiche, che molto probabilmente non sarà consapevole di certi sintomi di angoscia, come oppressione toracica, dispnea, nodo alla gola, palpitazioni, disturbi al plesso solare ecc. Anche la pelle può trasformarsi in una spia di ciò che non viene espresso emozionalmente e quindi presentare eruzioni, allergie, psoriasi ecc. La gola e la tiroide possono sovente avere qualche disturbo, dato il loro legame con il chakra della gola (espressione). Naturalmente, la sua tendenza lo porta all’automedicazione, ricorrendo a tutto il dispensario di medicine che tiene a portata di mano. La cosa importante è sigillare tutte le cose spiacevoli.
Sembra incredibile che qualcuno riesca a non provare o pensare a cose sgradevoli o persino a “dimenticarsi” di ciò che non vuole sapere o elaborare. Tutto ciò va sotto la definizione di dissociazione, un meccanismo di difesa che cerca di evitare la sofferenza. E’ comprensibile che per raggiungerlo ricorra a ogni tipo di “protesi”: una vita molto occupata, farmaci, droghe, musica, rumore ecc. In ogni caso, Agrimony partecipa a una battaglia persa in anticipo. Chi può realmente fuggire dalla propria ombra? Sicuramente per molti di loro la realtà finisce per imporsi.
La società occidentale attuale è molto Agrimony: il consumo sfrenato, l’atteggiamento culturale di fronte alla morte, la distruzione irresponabile dell’ecosistema, l’atteggiamento di fronte al cambiamento climatico, le ragioni sempre variabili dell’economia di mercato. Tutto questo favorisce e rafforza le tipologie Agrimony, ma potremmo anche dire che le sponsorizza direttamente.
Allo stesso modo incidono certi ambienti famigliari e scolastici rigidi e castranti, dove si reprime l’espressione emozionale e si lascia che temi tanto cruciali come l’intelligenza emozionale vengano trascurati. La repressione emozionale impedisce di gestire adeguatamente i sentimenti. E’ facile immaginare un bambino represso dai genitori, o ambienti dove non si possono nominare parole come sesso, morte, ecc.
Agrimony come
stato
L’essenza è molto utile per tutti coloro che, in un preciso momento della vita, agiscono rimandando la soluzione di un tema conflittuale, per esempio la possibilità di un divorzio, cercare di scoprire se il proprio figlio si droga, accettare una tendenza omossessuale ecc.
E’ consigliabile anche a chi, a causa di un lavoro o una circostanza sociale, crede di dover tenere sempre il sorriso sulle labbra (sindrome del presentatore televisivo).
Agrimony è prezioso per chi ha subito un trauma recente molto grave e si comporta come se non fosse successo niente, posticipando il dolore, perchè si tratta di un’essenza che favorisce l’espressione emozionale.
L’essenza è molto utile per tutti coloro che, in un preciso momento della vita, agiscono rimandando la soluzione di un tema conflittuale, per esempio la possibilità di un divorzio, cercare di scoprire se il proprio figlio si droga, accettare una tendenza omossessuale ecc.
E’ consigliabile anche a chi, a causa di un lavoro o una circostanza sociale, crede di dover tenere sempre il sorriso sulle labbra (sindrome del presentatore televisivo).
Agrimony è prezioso per chi ha subito un trauma recente molto grave e si comporta come se non fosse successo niente, posticipando il dolore, perchè si tratta di un’essenza che favorisce l’espressione emozionale.
Livello
spirituale
Per Julian Barnard: “Il rimedio agisce ripulendo emozioni represse e ostacolate, apportando pace e tranquillità. Aiuta anche ad integrare e ad apprendere da esperienze (spesso dolorose) che, altrimenti possono rimanere nel profondo del nostro essere mentre cerchiamo di cavarcela stando sulla superficie della vita. E’ un rimedio che porta vera profondità e prospettiva, un discernimento e un’accettazione delle mutevoli qualità ed espressioni della nostra vita emozionale.
Per Julian Barnard: “Il rimedio agisce ripulendo emozioni represse e ostacolate, apportando pace e tranquillità. Aiuta anche ad integrare e ad apprendere da esperienze (spesso dolorose) che, altrimenti possono rimanere nel profondo del nostro essere mentre cerchiamo di cavarcela stando sulla superficie della vita. E’ un rimedio che porta vera profondità e prospettiva, un discernimento e un’accettazione delle mutevoli qualità ed espressioni della nostra vita emozionale.
Agrimony aiuta a coltivare l’autocoscienza e, più concretamente, la coscienza emozionale, pilastro dell’intelligenza emozionale intrapersonale. In quale altro modo potremmo evolvere se non conosciamo noi stessi?
Per il dr. Bach, Agrinomy si è incarnato per apprendere la lezione della Pace.
Indubbiamente per ottenerla è necessario smettere di fuggire da se stessi e rischiare di affrontare i fantasmi interni, in altre parole affrontare l’angoscia e la tristezza che tutti abbiamo dentro. Un passo doloroso per chiunque. In altri casi, il processo sembra seguire altre strade, perchè a volte è proprio cominciando dalla tranquillità offerta dal rimedio che si possono poi affrontare i problemi dai quali prima si fuggiva.
Per la dr.ssa Pastorino: “L’aspetto positivo di questo tipo di personalità sarebbe quello in cui i tratti dell’allegria e del buonumore non servono ad occultare o a reprimere altre emozioni, bensì una vera attitudine vitale che vede il lato positivo delle cose”. E’ chiaro dunque che l’essenza agisce stimolando una maggiore profondità e capacità di discernimento, facilita l’approccio al nostro mondo interiore senza averne paura e di conseguenza la sua accettazione. Nello stesso tempo, favorisce la comunicazione empatica, perchè aiuta a essere più onesti con i sentimenti e i limiti che possiamo avere, a costruire insomma legami profondi e sinceri con gli altri, partendo dall’accettazione dei propri limiti, creando l’equilibrio necessario per evolvere gradualmente.
Ma un altro aspetto da tenere in considerazione è il potere integratore dell’essenza, perchè aiuta a mettere in relazione i sentimenti e i pensieri con le sensazioni fisiche. Vale a dire che Agrimony è un’essenza importante non solo per quanto concerne la consapevolezza emozionale, ma anche fisica. Non è strano infatti che alcune persone, assumendo il fiore, comincino a sentire sintomi fisici dei quali prima non erano consapevoli. Il terapeuta intelligente capirà immediatamente che non si tratta di un effetto collaterale, ma dell’effetto terapeutico e intelligente dell’essenza.
Abstract: Ricardo Orozco – opere
Foto web