giovedì 27 marzo 2014

AGRIMONY LA MASCHERA DELL’ATTORE DELLA VITA




AGRIMONY
Si muove sull'Asse Ansia-Angoscia

Descrizione originale di Bach:
Per le persone allegre, gioviali e di buon umore, che amano la pace e si affliggono per le discussioni o i litigi e per evitarli acconsentono a rinunciare a molte cose. Anche se generalmente hanno problemi e sono tormentati, preoccupati e inquieti nella mente o nel corpo, nascondono le loro preoccupazioni dietro il loro buonumore o le battute. Sono considerati degli ottimi amici da frequentare. Spesso assumono alcool o droghe per stimolarsi e aiutarsi a sopportare con allegria i loro dolori.
Parole chiave: sofferenza mascherata da falsa allegria, occultamento, negazione, fuga, istrionismo, tortura mentale, emozionale e fisica nascoste, ansia, angoscia.
Livello tipologico:
Agrimony è un altro istrione del sistema floreale. Anticamente, nel teatro greco-latino, gli attori (gli istrioni) usavano le maschere per coprirsi il volto. Le maschere avevano la bocca con le commessure verso il basso o verso l’alto, a seconda che si trattasse rispettivamente di una tragedia o di una commedia. Questo per dire che Agrimony rappresenta personaggi differenti nel momento di comunicare con l’esterno. Ha bisogno di eccitazione, oltre che di una scaletta giornaliera di attività molto serrata, che gli permetta di fuggire dal vuoto e sicuramente tormentato mondo interiore. Per questo teme tanto la solitudine e il silenzio. Agrimony sembra rappresentare un repertorio circoscritto ad un personaggio ottimista, spontaneo e vitale, affabile, che con la sua allegria e le sue battute rallegra la vita degli altri. Ciò può renderlo molto apprezzato nella vita sociale, perchè la sua simpatia lo trasforma nell’animatore, colui che vivacizza le feste e gli incontri. Da uno sguardo più profondo si scopre tuttavia una serie di comportamenti artificiali ed esagerati che possono nascondere un tormento interiore segreto, come descrive chiaramente lo stesso dr. Bach. In ogni caso possiamo parlare di un alto livello di ansia mascherata, a cui corrisponde una sofferenza interna. Per questo è stato paragonato a una specie di archetipo del pagliaccio: fuori ride e dentro piange. La parola d’ordine è sorridere sempre: “Fare buon viso a cattivo gioco”. La persona si aggrappa a quello che considera positivo e nega, censura e rifiuta tutto quello che, secondo il suo giudizio, non lo è: la miseria, la malattia, la sofferenza, le zone inquietanti e oscure dell’inconscio ecc. Nella vita di Agrimony il negativo “non esiste” e di conseguenza adotta l’atteggiamento di fuga del non affrontare e del positivizzare tutto eccessivamente. La fuga si concentra in un’agenda sociale molto intensa, dove non ci sono momenti liberi, perchè produrrebbero un silenzio interiore in cui potrebbero affiorare contenuti dolorosi. Stando solo, la maschera potrebbe svanire e apparire l’altro volto, quello doloroso, reale, quello del suo temuto vuoto interiore, perciò ama circondarsi di persone e attività diverse: feste, viaggi, eventi sociali, acquisti. Può anche intrattenersi contemporaneamente con uno e l’altro e sovrapporre gli appuntamenti. Il suo cellulare consuma soldi ininterrottamente. In realtà, è come se volesse vivere tre vite in uno stesso corpo. Se in questo stato intravedete una certa paura, dovremmo parlare di paura della solitudine, inclusa la paura sconosciuta, perchè solitamente Agrimony non sa da cosa sta fuggendo. Può magari conoscere l’argomento dal quale fugge, per esempio è possibile che eviti ogni conversazione profonda sul sesso o sulla morte, facendo battute che deviino l’attenzione o banalizzino l’argomento, senza sapere perchè adotta questo atteggiamento o quale aspetto lo inquieta.
E’ molto frequente che nella sua fuga sia  dipendente da assuefazioni varie che lo aiutano a mitigare la sofferenza: droghe diverse, alimenti, alcool, sesso ecc. Agrimony però non sceglie una qualsiasi droga. L’alcolismo sociale va bene perchè è un mezzo molto comodo. Anche la cocaina procura artificialmente quello che desidera tanto provare: energia, ottimismo, euforia. L’estasi già possiede un nome che rende superfluo ogni commento. Si allontanerà però cautamente da droghe che possano provocare stati negativi, dolorosi o inquietanti. La forma in cui Agrimony si manifesta varia secondo l’educazione ricevuta, l’apprendimento, l’età e l’ambiente socioculturale in cui si muove.

In Agrimony la perdita del controllo è quasi sempre una costante, manifestata nei comportamenti che abbiamo citato. La repressione che mette in atto contribuisce a generare una grande tensione interiore che lotta per esteriorizzarsi, come se fosse una pentola a pressione. Il vapore bollente che esce dalla valvola di sicurezza è quello che dall’esterno si percepisce come sregolatezza, eccessivo entusiasmo, allegria permanente, iperattività.
Di fronte alla malattia, il suo continuo mascheramento lo porta a minimizzare i sintomi e a sdrammatizzare la situazione, cosa che all’inizio può disorientare il terapeuta ed essere interpretato come ottimismo o positività.
Nelle relazioni sociali cerca sempre l’armonia e l’approvazione altrui, fugge apertamente dal conflitto, perciò è proverbiale la facilità con cui transige su certe cose, a patto di evitare discussioni e problemi. Agrimony è un grande paciere. Dato che nel suo intimo si svolge una guerra, cerca la pace all’esterno a qualsiasi prezzo, per cui potremmo considerarlo influenzabile e adattabile. Tuttavia, la sua mancanza di reale coinvolgimento lo porta ugualmente ai conflitti per il fatto stesso di non volerli affrontare. Accade qualcosa di simile alla palla di neve che, rotolando, si trasforma in una grande valanga che lo schiaccia.
Agrimony è piacevole, sorridente, simpatico, vitale e cortese, sempre ammesso – è chiaro – che si mantenga con lui una relazione superficiale. Nel momento in cui il suo interlocutore comincia a interessarsi alla sua “vera” personalità o adotta un comportamento indagatore e intimista, si accendono tutti gli allarmi e Agrimony, se si sente messo alle strette, opterà per la fuga (può semplicemente addurre di avere un appuntamento con altre persone), perchè non può permettersi di essere sgradevole o brusco con l’intruso. Per questo motivo cerca sempre relazioni superficiali e allegre, senza complicazioni.
Agrimony si muove sull’asse ansia-angoscia. Per evitare la sofferenza riesce a dissociarsi talmente dai suoi pensieri, sentimenti e sensazioni somatiche, che molto probabilmente non sarà consapevole di certi sintomi di angoscia, come oppressione toracica, dispnea, nodo alla gola, palpitazioni, disturbi al plesso solare ecc. Anche la pelle può trasformarsi in una spia di ciò che non viene espresso emozionalmente e quindi presentare eruzioni, allergie, psoriasi ecc. La gola e la tiroide possono sovente avere qualche disturbo, dato il loro legame con il chakra della gola (espressione). Naturalmente, la sua tendenza lo porta all’automedicazione, ricorrendo a tutto il dispensario di medicine che tiene a portata di mano. La cosa importante è sigillare tutte le cose spiacevoli.
Sembra incredibile che qualcuno riesca a non provare o pensare a cose sgradevoli o persino a “dimenticarsi” di ciò che non vuole sapere o elaborare. Tutto ciò va sotto la definizione di dissociazione, un meccanismo di difesa che cerca di evitare la sofferenza. E’ comprensibile che per raggiungerlo ricorra a ogni tipo di “protesi”: una vita molto occupata, farmaci, droghe, musica, rumore ecc. In ogni caso, Agrimony partecipa a una battaglia persa in anticipo. Chi può realmente fuggire dalla propria ombra? Sicuramente per molti di loro la realtà finisce per imporsi.

La società occidentale attuale è molto Agrimony: il consumo sfrenato, l’atteggiamento culturale di fronte alla morte, la distruzione irresponabile dell’ecosistema, l’atteggiamento di fronte al cambiamento climatico, le ragioni sempre variabili dell’economia di mercato. Tutto questo favorisce e rafforza le tipologie Agrimony, ma potremmo anche dire che le sponsorizza direttamente.
Allo stesso modo incidono certi ambienti famigliari e scolastici rigidi e castranti, dove si reprime l’espressione emozionale e si lascia che temi tanto cruciali come l’intelligenza emozionale vengano trascurati. La repressione emozionale impedisce di gestire adeguatamente i sentimenti. E’ facile immaginare un bambino represso dai genitori, o ambienti dove non si possono nominare parole come sesso, morte, ecc.
Agrimony come stato
L’essenza è molto utile per tutti coloro che, in un preciso momento della vita, agiscono rimandando la soluzione di un tema conflittuale, per esempio la possibilità di un divorzio, cercare di scoprire se il proprio figlio si droga, accettare una tendenza omossessuale ecc.
E’ consigliabile anche a chi, a causa di un lavoro o una circostanza sociale, crede di dover tenere sempre il sorriso sulle labbra (sindrome del presentatore televisivo).
Agrimony è prezioso per chi ha subito un trauma recente molto grave e si comporta come se non fosse successo niente, posticipando il dolore, perchè si tratta di un’essenza che favorisce l’espressione emozionale.
Livello spirituale
Per Julian Barnard: “Il rimedio agisce ripulendo emozioni represse e ostacolate, apportando pace e tranquillità. Aiuta anche ad integrare e ad apprendere da esperienze (spesso dolorose) che, altrimenti possono rimanere nel profondo del nostro essere mentre cerchiamo di cavarcela stando sulla superficie della vita. E’ un rimedio che porta vera profondità e prospettiva, un discernimento e un’accettazione delle mutevoli qualità ed espressioni della nostra vita emozionale.

Agrimony aiuta a coltivare l’autocoscienza e, più concretamente, la coscienza emozionale, pilastro dell’intelligenza emozionale intrapersonale. In quale altro modo potremmo evolvere se non conosciamo noi stessi?

Per il dr. Bach, Agrinomy si è incarnato per apprendere la lezione della Pace.

Indubbiamente per ottenerla è necessario smettere di fuggire da se stessi e rischiare di affrontare i fantasmi interni, in altre parole affrontare l’angoscia e la tristezza che tutti abbiamo dentro. Un passo doloroso per chiunque. In altri casi, il processo sembra seguire altre strade, perchè a volte è proprio cominciando dalla tranquillità offerta dal rimedio che si possono poi affrontare i problemi dai quali prima si fuggiva.
Per la dr.ssa Pastorino: “L’aspetto positivo di questo tipo di personalità sarebbe quello in cui i tratti dell’allegria e del buonumore non servono ad occultare o a reprimere altre emozioni, bensì una vera attitudine vitale che vede il lato positivo delle cose”. E’ chiaro dunque che l’essenza agisce stimolando una maggiore profondità e capacità di discernimento, facilita l’approccio al nostro mondo interiore senza averne paura e di conseguenza la sua accettazione. Nello stesso tempo, favorisce la comunicazione empatica, perchè aiuta a essere più onesti con i sentimenti e i limiti che possiamo avere, a costruire insomma legami profondi e sinceri con gli altri, partendo dall’accettazione dei propri limiti, creando l’equilibrio necessario per evolvere gradualmente.
Ma un altro aspetto da tenere in considerazione è il potere integratore dell’essenza, perchè aiuta a mettere in relazione i sentimenti e i pensieri con le sensazioni fisiche. Vale a dire che Agrimony è un’essenza importante non solo per quanto concerne la consapevolezza emozionale, ma anche fisica. Non è strano infatti che alcune persone, assumendo il fiore, comincino a sentire sintomi fisici dei quali prima non erano consapevoli. Il terapeuta intelligente capirà immediatamente che non si tratta di un effetto collaterale, ma dell’effetto terapeutico e intelligente dell’essenza.


Abstract: Ricardo Orozco – opere

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martedì 18 marzo 2014

ALIMENTAZIONE VEGETARIANA E SCLEROSI MULTIPLA

ALIMENTAZIONE VEGETARIANA 
E SCLEROSI MULTIPLA

La maggior parte dei Professionisti della Salute respinge l'idea che la Sclerosi Multipla (SM), una malattia degenerativa del Sistema Nervoso, possa essere correlata alla dieta. Sembra loro ridicolo che una malattia così misteriosa possa venire influenzata da qualcosa di tanto semplice. Piuttosto che cercare le risposte nella cucina, la classe medica si attende che un trattamento per la Sclerosi Multipla provenga da ricerche di alta tecnologia che ne individuino con esattezza l'agente responsabile - un virus, forse, od una sregolazione del sistema immunitario.

Cionondimeno, se si richiedesse ad un medico o ad un dietologo qualche prova tangibile del fatto che la dieta non abbia alcuna relazione con la causa od il trattamento della SM, non potrebbero trovarla. Non esiste ancora uno Studio che affermi che la dieta non aiuti i malati di SM. Infatti, tutte le prove scientifiche disponibili hanno indicato nella dieta l'approccio più proficuo.

La Sclerosi Multipla è la più diffusa malattia flogistico-degenerativa a carico del Sistema Nervoso negli USA, e colpisce principalmente individui tra i 15 e i 55 anni di età. E' caratterizzata dalla formazione di numerose lesioni -intese come multiple sedi di danno anatomico (di natura infiammatoria, NdT)- a carico di cellule nervose dell'encefalo e/o del midollo spinale. Queste lesioni (infiammatorie) sono in seguito sostituite da tessuto cicatriziale duro (placche, NdT), che impedisce il funzionamento della trasmissione nervosa. I quasi 500.000 americani affetti da SM manifestano ricorrenti episodi (poussées, NdT) di deficit a carico del Sistema Nervoso, che esitano in una progressiva perdita di funzioni. Un episodio può colpire la vista; un altro può causare la perdita del controllo vescicale; pochi mesi dopo, un braccio o una gamba possono perdere la forza. Dopo dieci anni di malattia, la metà dei pazienti affetti da SM sono severamente disabili, allettati, in carrozzina o peggio.

La Sclerosi Multipla è una malattia comune in Canada, U.S.A ed Europa del Nord, ma rara in Africa ed Asia. Se un soggetto migra da un Paese a bassa incidenza di SM (e quindi inevitabilmente cambia il proprio stile di vita e la propria dieta), il rischio di contrarre la SM aumenta. Molti Studi hanno analizzato i fattori ambientali che potrebbero influire sulla diversa incidenza della malattia fra le diverse popolazioni. Il fattore principale sembra essere quello che rappresenta il più forte elemento di contatto con l'ambiente: il cibo che viene assunto quotidianamente.

Sebbene i Paesi ricchi in genere abbiano tassi più elevati di SM e i Paesi meno ricchi abbiano minori tassi di incidenza, esiste un'eccezione: il Giappone. Anche se i Giapponesi vivono in un Paese moderno, industrializzato, con tutto lo stress, l'inquinamento, e le abitudini al fumo comuni alle altre Nazioni industrializzate, la loro dieta a base di riso è più simile a quella dei Paesi poveri dove la SM è meno comune. Il caso Giappone fornisce una valida evidenza di come una dieta ricca di cibi animali, piuttosto che altre "moderne" calamità, possa costituire la base per l'insorgenza di SM.

Naturalmente, tutti i componenti di una dieta a base di cibi ricchi possono causare problemi, ma i grassi animali -specialmente quelli derivanti dai latticini - sono quelli più strettamente correlati allo sviluppo della SM [1]. Una teoria ipotizza che un'alimentazione infantile a base di latte vaccino crei i presupposti per la comparsa di danni al Sistema Nervoso nel corso della vita. Il latte vaccino possiede solo un quinto dell'acido linoleico (un acido grasso essenziale) del latte materno. L'acido linoleico è il costituente principale dei tessuti nervosi. Può essere verosimile che bambini cresciuti con una dieta ricca di grassi animali e povera in acido linoleico (come la maggior parte di bambini nella nostra società) sviluppino un Sistema Nervoso più vulnerabile nel corso della crescita. L'analisi dei tessuti cerebrali dimostra che i soggetti affetti da SM hanno un contenuto di grassi saturi nell'encefalo superiore a quello degli individui sani [2].

Il fattore scatenante la pousée di SM è ignoto, ma possibili agenti sospetti sono virus, reazioni allergiche, e disturbi del flusso ematico al cervello. Molto probabilmente, l'agente eziologico è in connessione con sistema circolatorio dell'encefalo o del midollo spinale, perchè le caratteristiche lesioni e cicatrici della SM sono localizzate nelle cellule nervose nelle vicinanze dei vasi sanguigni.

Un'altra teoria ipotizza che le riesacerbazioni di SM siano sostenute da un ridotto apporto ematico a zone di tessuto cerebrale vulnerabile. I grassi alimentari possono avere questo effetto. Entrano nella corrente ematica e ricoprono le cellule del sangue. Il risultato è che le cellule si aggregano, formando dei conglomerati che rallentano la perfusione ematica ai tessuti vitali. Il sangue non forma dei coaguli, come si verifica nell'ictus cerebrale, ma in molti vasi sanguigni questi aggregati diventano così rilevanti da arrestare il flusso ematico, il che provoca un decremento rapido del contenuto totale di Ossigeno del sangue [3, 4]. I tessuti privati di sangue e Ossigeno per periodi di tempo prolungati vanno incontro a necrosi. Può qualcosa di così banale costituire un fattore di rischio per la progressione della SM?

Come esempio, possiamo valutare lo stato di salute di individui costretti ad una dieta povera di grassi. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il cibo era scarso e lo stress elevato nell'Europa Occidentale occupata. La gente non poteva più permettersi la carne, così mangiava i cereali e le verdure che un tempo utilizzavano per nutrire le vacche, i polli ed i maiali. Il risultato fu una drammatica diminuzione dell'assunzione di prodotti di origine animale e di grassi totali nella dieta. I medici osservarono che i ricoveri per SM erano diminuiti di 2-2.5 volte durante il periodo bellico [5].

Roy Swank, M.D., ex-direttore del Dipartimento di Neurologia dell'Università dell'Oregon ed ora medico all'Oregon Health Sciences University, osservò che i pazienti con MS erano migliorati quando sottoposti a questa dieta forzatamente povera di grassi. Negli anni '50, Swank ha iniziato a trattare i propri pazienti con una dieta di questo tipo. Avendo ottenuto risultati eccellenti, ha trattato per 35 anni migliaia di pazienti affetti da SM in questo modo. I suoi risultati sono apprezzabili alla luce di qualunque criterio medico standard: le condizioni dei pazienti sono migliorate nel 95% dei casi [6]. I pazienti andavano meglio se la malattia era stata diagnosticata precocemente ed avevano avuto poche poussées, ma anche i pazienti malati di SM da lungo tempo hanno mostrato un rallentamento nella progressione della malattia. In origine Swank era soprattutto impegnato nel limitare i grassi saturi, ma col passare degli anni ha iniziato a considerare pericolosi tutti i tipi di grassi. La sua dieta per la MS attualmente ha un apporto di grassi del 20% delle calorie totali.

I risultati di Swank non sono mai stati messi in discussione da altri Studi. Ma invece di sostenere l'opportunità di una dieta vegetariana a basso tenore di grassi per i propri pazienti, molti medici ignorano o scartano il lavoro di Swank perchè pensano che seguire una dieta del genere sia troppo complicato. Quando ho chiesto a Swank perchè i suoi Studi siano stati in gran parte ignorati dall'establishment medico, egli mi ha risposto: "John, sono un ragazzino in questo piccolo laboratorio universitario. I loro fondi di ricerca non hanno pagato per questo, perciò, come potrebbe essere importante?"

Tre dati importanti sono emersi dalle Ricerche di Swank:

Quanto prima un malato di SM adotta una dieta con pochi grassi, tanto maggiore è la probabilità di evitare peggioramenti clinici e morte dovuti alla malattia..
I pazienti che hanno limitato l'assunzione di grassi saturi a meno di 20 gr. al giorno non hanno più mostrato la progressione clinica tipica della malattia (la maggior parte degli americani mangia 125 grammi o più di grassi al giorno).
Tra i pazienti il cui apporto di grassi saturi è stato uguale od inferiore a 17 grammi al giorno, il tasso di mortalità dopo un follow-up di 35 anni è risultato essere del 31%- simile al tasso della popolazione normale. Il tasso di mortalità si è attestato intorno al 21% per i pazienti che si sono attenuti a questi bassi livelli di assunzione di grassi e che hanno iniziato la dieta entro tre anni dalla diagnosi della malattia. Dall'altro versante, i pazienti che hanno consumato più di 25 grammi di grassi saturi al giorno hanno manifestato un tasso di mortalità del 79% nel periodo dello Studio; quasi la metà dei decessi erano riconducibili direttamente alla SM.
La differenza di 8 grammi nell'apporto giornaliero di grassi saturi (che triplica il tasso di mortalità di SM) può essere apparentemente trascurabile, ad esempio:

1 oncia di salsiccia di maiale (10 gr)
1 hamburger a medio contenuto di grassi (14 gr)
3 once di costata di manzo (14 gr)
1 oncia di formaggio cheddar (9 gr)
2 cucchiaini da the di burro (8gr)
1 tazza di latte intero (8 gr)

Questi risultati sono chiari. Per arrestare la SM la dieta deve contenere meno grassi saturi possibile, circa il 6% delle calorie totali. Ciò si traduce in una dieta vegetariana a basso tenore di grassi composta da polisaccaridi, verdura, frutta, -cibi deliziosi che contengono solo il 5-10 percento dei grassi totali-. Se si eliminano le uova, i latticini e gli olii tropicali come l'olio di cuori di palma e di cocco, non sarà possibile assumere grassi saturi.

Oltre ad arrestare la SM, una dieta vegetariana a basso tenore di grassi porta a un calo ponderale negli obesi, riduce la stipsi, e riduce la spesa per alimenti del 40%. Infatti, questo tipo di dieta è in linea con le raccomandazioni fatte da altre organizzazioni della Sanità (incluse l'American Cancer Society, l'American Heart Association e il Surgeon General Office), che raccomandano agli Americani a mangiare meno grassi, carne, e latticini, aumentando l'assunzione di cereali integrali, verdura e frutta.

Io tratto i miei pazienti con una dieta vegetariana integrale senza olii aggiuti, uova o latticini. I cibi sono comuni - fiocchi d'avena, cereali freddi, frittelle per colazione; zuppe e panini alle verdure per pranzo; spaghetti, burritos di fagioli, chili e verdure saltate per cena.

Sono stato molto gratificato dai risultati di questo trattamento dietetico, non solo perché ho ottenuto l'arresto della progressione di malattia di molti dei miei pazienti, ma anche perché la loro salute globale è indiscutibilmente migliorata. E tutti sanno quanto i malati di SM abbiano bisogno di ogni aiuto possibile, per quanto piccolo.
References

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La bibliografia proposta dall'Autore non è linkata a PUBMED. Riportiamo di seguito un elenco di pubblicazioni scientifiche, alcune abbastanza recenti, sull'argomento oggetto del presente articolo, con la possibilità di accedere al relativo abstract sul sito di PUBMED [NdT].

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[da ssnv.it - traduzione a cura di Giulia Rizzi e Luciana Baroni - fonte: www.pcrm.org/health/Preventive_Medicine/multiple_sclerosis.html]
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lunedì 17 marzo 2014

CONOSCERE SE STESSI PER RIFLETTERE E COMPRENDERE


Mi sembra che, prima di intraprendere qualunque viaggio alla scoperta della realtà, alla ricerca di Dio, prima di poter agire, prima di poter avere rapporti con gli altri - ciò che costituisce la società - è essenziale cominciare a comprendere innanzitutto noi stessi. Io considero persone serie coloro per i quali questa è l'esigenza principale e prioritaria, piuttosto che il fatto di perseguire un particolare fine: se non comprendiamo noi stessi, infatti, come possiamo con l'azione produrre un cambiamento nella società, nei rapporti, in tutto ciò che facciamo? Questo non significa, ovviamente, che la conoscenza di sé sia in contrasto con la socialità o che sia del tutto indipendente da essa. Né significa porre l'accento sull'individuo, sull'io, in quanto opposto alla massa, agli altri. Ma senza conoscere voi stessi, senza conoscere il vostro modo di pensare e il perché pensate certe cose, senza conoscere le radici di vostri condizionamenti e le cause delle vostre convinzioni sull'arte, sulla religione, sul vostro paese, sui vostri simili e su voi stessi, come potete davvero riflettere su qualunque altra cosa?

(Jiddu Krishnamurti da "La ricerca della felicità")

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