mercoledì 14 gennaio 2015

L’Amore che dobbiamo a noi stessi è la molla che deve farci vivere


Siamo quello che siamo

Entriamo dentro di noi con grandissimo Amore. Visualizziamo l’Amore come fosse un laser che ci penetra, che gira dentro di noi. Mentre gira ci ripulisce, ci dà la possibilità di togliere le incrostazioni, i pensieri pesanti, le emozioni negative.

L’Amore che dobbiamo a noi stessi è la molla che deve farci vivere.
Non si parla mai abbastanza di Amore per se stessi. Bisogna sgombrare il campo da tutte le sciocchezze che assimilano l’Amore per sé all’Egoismo, al Narcisismo, all’Indifferenza verso gli altri.

L’Amore per se stessi è accettarsi, conoscersi, è volersi bene.

Ricordiamoci sempre che non ci siamo fatti da soli: ci siamo ritrovati così. Coscientemente non abbiamo scelto né i genitori, né il luogo di nascita, né la razza, né le caratteristiche fisiche e neppure quelle della personalità. La nostra parte razionale non ha scelto tutto questo. La parte energetica, il frammento di Energia che ci permea, ha però scelto ciò che stiamo vivendo. Se la nostra razionalità rifiuta quel che siamo, non è comunque in grado di fare diversamente.
 
Noi siamo quello che siamo. Accettandoci, cercando di capirci, dobbiamo arrivare a volerci bene. Ci sono molte persone che non si vogliono bene perché si colpevolizzano, perché hanno situazioni pesanti dentro di sé, credono di aver commesso errori irreparabili.
Ma non è così. Non ci sono errori irreparabili, bensì solo esperienze che insegnano. Accettandoci noi mettiamo in moto l’Umiltà, quella Forza grandiosa che ci permette di viverci al meglio. Mi accetto come sono e nel mio accettarmi vivo il meglio di me, mi valorizzo.

Amandomi riesco ad amare gli altri, li rispetto come parte di un Tutto, non mi infastidisco per i loro modi di fare; anche loro sono Energie in cammino, sono individui con tante difficoltà, gravati – come me – da pregiudizi, da regole, da situazioni che non sentono loro, come io non sento mie tante situazioni che sono costretto a vivere.

Non mi immedesimo nell’altro perché non posso capirlo.
Capire l’altro è un’illusione: ognuno di noi è unico, è sfaccettato, complesso, quindi uno non può capire l’altro, ma può solo rispettare la voglia altrui di essere se stesso così come deve pretendere dagli altri il rispetto per sé. Cerchiamo di non perdere tempo ed Energia nel concentrarci sugli altri, usiamo gli altri per conoscere noi stessi, per accettarci, per volerci bene. La Vita non ci chiede di cambiare, di essere ciò che non siamo: ci chiede semplicemente di esaltare e vivere al meglio le nostre caratteristiche. Cerchiamo in noi la Leggerezza, sforziamoci di percepire la Vita come maestra amorosa che ci insegna. 

Non impuntiamoci davanti agli ostacoli.
Chiediamo aiuto alla Vita per poterli neutralizzare: molto spesso l’ostacolo è messo lì dalla Vita stessa proprio per farci cambiare strada, sempre perché c’è una via migliore per noi.
Con Umiltà chiediamo questi segni. Con Umiltà sentiamoci parte di un corpo meraviglioso, cellule perfette di un corpo divino.

In questo momento sulla Terra ci sono vibrazioni così forti, così coinvolgenti, in quanto c’é un Vecchio Paradigma che sta crollando e uno Nuovo che si deve consolidare; è perciò importante lasciare spazio al nostro Istinto, alle nostre percezioni più che alla nostra Mente.
 
Mettiamo le ali ai nostri pensieri. Che siano pensieri fugaci che ci attraversano, perfino pensieri che non lasciano traccia. In questo momento se noi pensiamo troppo, pensiamo con il Vecchio Paradigma, con le vecchie logiche, con i vecchi schemi, e in questo modo il Nuovo non può affiorare. Il Nuovo non può affiorare e quindi non può essere vissuto e di conseguenza consolidato.
Non può esserci una società migliore se ognuno di noi non si impegna a vivere in modo diverso, a vivere aderendo al Nuovo Paradigma anziché al vecchio. 



Abbiate quest’immagine in voi: i pensieri con le ali.
Quando diventa pesante pensare, quando non trovate soluzioni, quando tutto sembra buio attorno a voi, affidate la situazione, il pensiero ad un paio di ali che portino via tutto. Dal vostro Istinto, dalla vostra percezione profonda arriverà la soluzione. Non sempre sarà quella in cui voi sperate, ma spesso – anzi spessissimo – sarà ancora meglio. Non sentitevi sciocchi se abdicate a favore del vostro Istinto, non abbiate paura di seguire più l’Istinto che la razionalità. La Mente, messa al servizio dell’Istinto, diventa uno strumento prezioso, capace di grandi soluzioni. Vi lascio con un augurio: che da domani il vostro sentire sia così forte e chiaro da dare le direttive alla Mente e costringerla sui binari del Nuovo Paradigma.






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immagini dal web

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