Le 3
apparizioni dell’Angelo della Pace
secondo la
narrazione di suor Lucia
Oggi 13 Maggio si celebra la
Madonna di Fatima, in questo
giorno quale espressione della mia fede
e amore che ho verso di Lei voglio dedicare queste pagine
a Nostra Signora di Fatima e all’Angelo della
pace, apparso piu’ volte ai tre pastorelli.
Benedizioni a tutti nell’Amore di Madre
Maria di Fatima!
Katia
Prima che la Madonna apparisse ai tre fanciulli di Fatima,
Lucia, Francesco e Giacinta, essi ricevettero delle apparizioni da parte
dell'Angelo della Pace, il quale li educò affinché fossero degni di ricevere le
apparizioni della Beata Vergine Maria. In quelle istruzioni ai fanciulli vi
sono alcuni aspetti molto importanti del Messaggio di Fatima che spesso vengono
ignorati. L’Angelo dimostrò ai
fanciulli il modo con cui tutti dovremmo pregare, con fervore, attenzione e
compostezza, ed il rispetto che dovremmo mostrare a Dio durante la preghiera. La
Madonna ha ribadito l’importanza dell’Eucarestia e soprattutto di pregare il
Rosario in ciascuna delle Sue apparizioni, chiedendo ai fanciulli di recitare
il Rosario ogni giorno, per la pace. Un altro aspetto principale del Messaggio
di Fatima è la devozione al Cuore Immacolato di Maria, terribilmente offeso ed oltraggiato dai
peccati dell’umanità.
PRIMA APPARIZIONE DELL’ANGELO: La prima
apparizione dell'Angelo avvenne nella primavera o nell'estate del 1916, in un
antro (o grotta) del colle del Cabeço, vicino ad Aljustrel, e si svolse nel
modo seguente, come narra suor Lucia:
«Giocavamo da qualche tempo, ed ecco che un vento forte scuote le piante e ci fa sollevare lo sguardo per vedere che cosa succede, perché la giornata era serena. Allora cominciammo a vedere, a una certa distanza, sulle piante che si stendevano in direzione di oriente, una luce più bianca della neve, con l'aspetto di un giovane trasparente, più splendente di un cristallo attraversato dai raggi del sole.
«A misura che si avvicinava ne venivamo distinguendo i tratti: un giovane dai 14 ai 15 anni, di una grande bellezza. Eravamo sorpresi e quasi rapiti. Non dicevamo parola. «Giunto vicino a noi disse:«-"Non abbiate paura. Sono l'Angelo della Pace. Pregate con me”. «E inginocchiato a terra, curvò la fronte fino al suolo. Spinti da un moto soprannaturale lo imitammo e ripetemmo le parole che gli udimmo pronunciare: «-"Dio mio! Credo, adoro, spero e Vi amo. Vi chiedo perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano e non Vi amano”. «Dopo avere ripetuto questo tre volte si alzò e disse: «-"Pregate così. I Cuori di Gesù e di Maria sono attenti alla voce delle vostre suppliche”. «E scomparve. «L'atmosfera soprannaturale che ci avvolse era tanto intensa che quasi non ci rendevamo conto, per un lungo tratto di tempo, della nostra stessa esistenza restando nella posizione in cui ci aveva lasciato, e ripetendo sempre la stessa preghiera. La presenza di Dio si sentiva così intensa e intima, che non ci decidevamo a parlare neppure fra di noi. Il giorno seguente, sentivamo lo spirito ancora avvolto da questa atmosfera che andò scomparendo soltanto molto lentamente.
«In questa apparizione, nessuno pensò di parlare, né di raccomandare il segreto. Essa lo impose da sé. Era così intima, che non era facile pronunciare su di essa la minima parola. Ci fece anche, f orse, maggiore impressione, per il fatto che fu la prima manifestazione di questo tipo».
«Giocavamo da qualche tempo, ed ecco che un vento forte scuote le piante e ci fa sollevare lo sguardo per vedere che cosa succede, perché la giornata era serena. Allora cominciammo a vedere, a una certa distanza, sulle piante che si stendevano in direzione di oriente, una luce più bianca della neve, con l'aspetto di un giovane trasparente, più splendente di un cristallo attraversato dai raggi del sole.
«A misura che si avvicinava ne venivamo distinguendo i tratti: un giovane dai 14 ai 15 anni, di una grande bellezza. Eravamo sorpresi e quasi rapiti. Non dicevamo parola. «Giunto vicino a noi disse:«-"Non abbiate paura. Sono l'Angelo della Pace. Pregate con me”. «E inginocchiato a terra, curvò la fronte fino al suolo. Spinti da un moto soprannaturale lo imitammo e ripetemmo le parole che gli udimmo pronunciare: «-"Dio mio! Credo, adoro, spero e Vi amo. Vi chiedo perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano e non Vi amano”. «Dopo avere ripetuto questo tre volte si alzò e disse: «-"Pregate così. I Cuori di Gesù e di Maria sono attenti alla voce delle vostre suppliche”. «E scomparve. «L'atmosfera soprannaturale che ci avvolse era tanto intensa che quasi non ci rendevamo conto, per un lungo tratto di tempo, della nostra stessa esistenza restando nella posizione in cui ci aveva lasciato, e ripetendo sempre la stessa preghiera. La presenza di Dio si sentiva così intensa e intima, che non ci decidevamo a parlare neppure fra di noi. Il giorno seguente, sentivamo lo spirito ancora avvolto da questa atmosfera che andò scomparendo soltanto molto lentamente.
«In questa apparizione, nessuno pensò di parlare, né di raccomandare il segreto. Essa lo impose da sé. Era così intima, che non era facile pronunciare su di essa la minima parola. Ci fece anche, f orse, maggiore impressione, per il fatto che fu la prima manifestazione di questo tipo».
SECONDA APPARIZIONE DELL’ANGELO: La seconda apparizione avvenne
nell'estate del 1916, sul pozzo della casa dei genitori di Lucia, presso cui i
bambini giocavano. Così narra suor Lucia ciò che l'Angelo disse loro -a lei e
ai suoi cugini- in quella occasione:
«-"Che fate? Pregate! Pregate molto! I Cuori santissimi di Gesù e di Maria hanno su di voi disegni di misericordia. Offrite costantemente all'Altissimo preghiere e sacrifici”.«-"Come dobbiamo fare a sacrificarci?"- chiesi. «- "In tutti i modi possibili, offrite a Dio un sacrificio in atto di riparazione per i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori. Attirate così sulla vostra patria la pace. Io sono il suo angelo custode l'Angelo del Portogallo. Soprattutto accettate e sopportate con sottomissione la sofferenza che il Signore vi manderà”. «E scomparve. «Queste parole dell'Angelo si incisero nel nostro spirito, come una luce che ci faceva comprendere chi era Dio: come ci amava e voleva essere amato; il valore del sacrificio, e come gli era gradito; come, per riguardo a esso, convertiva i peccatori».
«-"Che fate? Pregate! Pregate molto! I Cuori santissimi di Gesù e di Maria hanno su di voi disegni di misericordia. Offrite costantemente all'Altissimo preghiere e sacrifici”.«-"Come dobbiamo fare a sacrificarci?"- chiesi. «- "In tutti i modi possibili, offrite a Dio un sacrificio in atto di riparazione per i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori. Attirate così sulla vostra patria la pace. Io sono il suo angelo custode l'Angelo del Portogallo. Soprattutto accettate e sopportate con sottomissione la sofferenza che il Signore vi manderà”. «E scomparve. «Queste parole dell'Angelo si incisero nel nostro spirito, come una luce che ci faceva comprendere chi era Dio: come ci amava e voleva essere amato; il valore del sacrificio, e come gli era gradito; come, per riguardo a esso, convertiva i peccatori».
TERZA
APPARIZIONE DELL’ANGELO: «Appena vi giungemmo, in ginocchio, con i volti a terra cominciammo a
ripetere la preghiera dell'Angelo: "Dio mio! Credo, adoro, spero e Vi amo,
ecc.". Non so quante volte avevamo ripetuto questa preghiera, quando
vedemmo che su di noi brillava una luce sconosciuta. Ci alzammo per vedere cosa
succedeva e vedemmo l'Angelo con un calice nella mano sinistra e sospesa su di
esso un'Ostia, dalla quale cadevano nel calice alcune gocce di sangue.
Lasciando il calice e l'Ostia sospesi in aria, si prostrò a terra vicino a noi
e ripeté tre volte la preghiera:
«-"Trinità santissima, Padre Figliolo e Spirito Santo Vi adoro profondamente e Vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli della terra, in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e delle indifferenze con cui è offeso. E per i meriti infiniti del suo santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, Vi chiedo la conversione dei poveri peccatori”. «Poi, sollevandosi, prese di nuovo in mano il calice e l'Ostia, e diede l'Ostia a me e ciò che conteneva il calice lo diede da bere a Giacinta e a Francesco, dicendo nello stesso tempo:«-"Prendete e bevete il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo orribilmente oltraggiato dagli uomini ingrati. Riparate i loro delitti e consolate il vostro Dio”. «Di nuovo si prostrò a terra e ripeté con noi altre tre volte la stessa preghiera: "Trinità santissima ecc." e scomparve.
«Portati dalla forza del soprannaturale, che ci avvolgeva, imitavamo l'Angelo in tutto, cioè prostrandoci come lui e ripetendo le preghiere che lui diceva. La forza della presenza di Dio era così intensa, che ci assorbiva e ci annientava quasi completamente. Sembrava che per un grande lasso di tempo ci privasse perfino dell'uso dei sensi corporali. In quei giorni facevamo le azioni materiali come portati da questo essere soprannaturale che a ciò ci spingeva. La pace e la felicità che sentivamo era grande, ma soltanto interiore, con l'anima completamente concentrata in Dio. Anche la stanchezza fisica che ci prostrava era grande. «Non so perché, le apparizioni della Madonna producevano in noi effetti molto diversi. La stessa gioia intima la stessa felicità e pace. Ma, invece di questo abbattimento fisico, una certa agilità espansiva, invece di questo annientamento nella divina Presenza, un esultare di gioia; invece di questa difficoltà nel parlare, un certo entusiasmo comunicativo. Ma, nonostante questi sentimenti, sentivo l'ispirazione a tacere, soprattutto alcune cose. Negli interrogatori sentivo l'ispirazione interiore che mi indicava le risposte che, senza mancare alla verità, non scoprissero ciò che per il momento dovevo occultare».
«-"Trinità santissima, Padre Figliolo e Spirito Santo Vi adoro profondamente e Vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli della terra, in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e delle indifferenze con cui è offeso. E per i meriti infiniti del suo santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, Vi chiedo la conversione dei poveri peccatori”. «Poi, sollevandosi, prese di nuovo in mano il calice e l'Ostia, e diede l'Ostia a me e ciò che conteneva il calice lo diede da bere a Giacinta e a Francesco, dicendo nello stesso tempo:«-"Prendete e bevete il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo orribilmente oltraggiato dagli uomini ingrati. Riparate i loro delitti e consolate il vostro Dio”. «Di nuovo si prostrò a terra e ripeté con noi altre tre volte la stessa preghiera: "Trinità santissima ecc." e scomparve.
«Portati dalla forza del soprannaturale, che ci avvolgeva, imitavamo l'Angelo in tutto, cioè prostrandoci come lui e ripetendo le preghiere che lui diceva. La forza della presenza di Dio era così intensa, che ci assorbiva e ci annientava quasi completamente. Sembrava che per un grande lasso di tempo ci privasse perfino dell'uso dei sensi corporali. In quei giorni facevamo le azioni materiali come portati da questo essere soprannaturale che a ciò ci spingeva. La pace e la felicità che sentivamo era grande, ma soltanto interiore, con l'anima completamente concentrata in Dio. Anche la stanchezza fisica che ci prostrava era grande. «Non so perché, le apparizioni della Madonna producevano in noi effetti molto diversi. La stessa gioia intima la stessa felicità e pace. Ma, invece di questo abbattimento fisico, una certa agilità espansiva, invece di questo annientamento nella divina Presenza, un esultare di gioia; invece di questa difficoltà nel parlare, un certo entusiasmo comunicativo. Ma, nonostante questi sentimenti, sentivo l'ispirazione a tacere, soprattutto alcune cose. Negli interrogatori sentivo l'ispirazione interiore che mi indicava le risposte che, senza mancare alla verità, non scoprissero ciò che per il momento dovevo occultare».
Preghiera
O Vergine Madre, che Ti degnasti
di apparire sulle solitarie montagne di Fatima a tre pastorelli, insegnandoci
che nel ritiro dobbiamo intrattenerci con Dio nella preghiera per il bene delle
anime nostre; ottienici l'amore alla preghiera e al raccoglimento, affinché
possiamo ascoltare la voce del Signore e adempiere fedelmente alla sua
santissima Volontà.
Ave Maria...
Madonna del Rosario di Fatima, prega per noi
Madonna del Rosario di Fatima, prega per noi
La Madonna di Fatima pellegrina del Mondo
La
prima statua della Vergine Pellegrina di Fatima, fatta secondo le indicazioni
di Suor. Lucia, fu offerta dal Vescovo di Leiria e incoronata solennemente
dall´Arcivescovo di Evora, il 13 di Maggio del 1947.
A
partire da questa data la Statua percorse, per diverse volte, il Mondo intero,
portando con sé un messaggio di pace e
di Amore.
secondo i manoscritti di suor Lucia - di Antonio Augusto Borrelli Machado
immagini dal web
Nessun commento:
Posta un commento
COMMENTI