L’urgenza di guarire il femminile della Terra
Di
Enzo Di Frenna
Questo
è un post spirituale. Noi giornalisti non dobbiamo per forza
occuparci solo di politica, cronaca, disastri del mondo. Il nostro
compito è informare
a trecentosessanta gradi.
E in-formare significa formare
dentro.
Dunque il ruolo di chi scrive per mestiere – sia che pubblichi su
un giornale, attraverso un libro, la Rete e altri media – è
offrire spunti di formazione, con l’obiettivo, si spera, di vivere
in una società
migliore.
Ricordo che quando scrivevo per La
Voce di Montanelli chiedevo il permesso alla mia collega di
stanza, Barbara
Jerkov, di accendere occasionalmente un piccolo incenso sulla mia
scrivania. Quel gesto mi portò a spiegare alcuni aspetti del mio
impegno nell’informazione e un altro collega di redazione –
notista politico – si incuriosì, rivelandomi che praticava
meditazione.
Mi invitò poi a casa sua e conobbi una persona di grande saggezza e
luce interiore. Lo stesso Tiziano
Terzani, giornalista, ex corrispondente dall’Asia di Der
Spiegel
e collaboratore del Corriere
della Sera
e Repubblica,
ha usato l’informazione per trattare argomenti che riguardano la
spiritualità
umana.
Quindi
so già che questo post non avrà gli oltre 350 commenti che mi è
capitato
di registrare
negli ultimi tempi. Ma va bene così. Non si può sempre piacere. Uno
dei motivi per cui
apprezzo il
Fatto Quotidiano
è che da spazio alle opinioni di ogni genere, senza
mai censurare.
Ciò vale anche per i disturbatori di professione e i troll, tranne
quando scadono nell’offesa e vengono bannati. Quindi, attraverso
questo blog vorrei affrontare un’urgenza che ho compreso, in modo
pieno, nel momento in cui scrivo.
La
Terra e l’umanità – due realtà che non vedo in modo separato,
ma unite come pianta e foglie – si sono ammalate profondamente. C’è
in giro
troppa energia maschile:
finanza, banche, onnipresente tecnologia, controllo delle risorse,
dominio del consenso attraverso i mass media, aggressività criminale
che uccide e impoverisce i popoli, distruzione delle foreste,
avvelenamento dell’acqua e dell’aria. Infine, inquinamento
informativo.
Un’infezione profonda per la mente, il corpo e l’anima. E’ uno
dei motivi – secondo me – per cui siamo in una fase oscura della
nostra storia, nonostante l’apparente benessere materiale.
In
psicologia il maschile
e il femminile
sono due qualità. Quando una delle energie è soffocata, insorge il
disturbo, la malattia, la patologia. Il femminile è sensibilità,
delicatezza, rispetto
della vita considerata sacra,
ascolto interiore, nutrimento emotivo e alimentare. La madre, per
prima cosa, nutre su vari livelli. L’umanità e il pianeta Terra –
quindi – sono
affamate.
Non siamo più nutriti nei vari piani esistenziali. Abbiamo soffocato
e mortificato il femminile – inteso come qualità interiore – e
ora facciamo i conti con la malattia. Con la crisi
profonda.
Sono
convinto che molti sentono questa urgenza di guarigione. Incontro
sempre più persone che cercano il contatto con la terra e si
trasferiscono in campagna. Desiderano nutrirsi in modo completo.
Maschile e femminile. Materia
e spirito.
E si ritirano da una società che non offre spazio per la
soddisfazione di queste esigenze.
Credo
che l’informazione possa avere un ruolo importante nel processo di
guarigione. Può approfondire il concetto di in-formazione e offrire
spunti di crescita collettiva, proprio come faceva il giornalista
Terzani. In fondo, la missione principale di questo mestiere, è
cercare
la verità nei fatti e nelle cose.
Raccontare quello che non si vede e non si sa. Ed essere testimoni
della storia che accade. Quindi, a mio avviso, è importante
interpretare il sentimento collettivo e dare
voce
a
questa esigenza profonda.
Anche attraverso un giornale.
Fonte:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09/16/lurgenza-di-guarire-femminile-della-terra/
http://www.youtube.com/watch?v=-n1ehDye_og
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