GRAVIOLA: RICERCHE SCIENTIFICHE
Da oggi il
futuro del trattamento del cancro e le possibilità di sopravvivenza sembrano
più promettenti che mai.
Il merito va ad una pianta che cresce in Amazzonia, la GRAVIOLA (annona
muricata). Probabilmente, fra non molto tempo, potremo cambiare opinione sulle
possibilità di sconfiggere il cancro.
Una conosciuta industria farmaceutica
statunitense per più di sette anni ha studiato e testato in laboratorio le
proprietà della Graviola. Non essendo riuscita ad isolare e duplicare in
una formula chimica brevettabile i due più potenti componenti della pianta e
quindi non potendo trarre grandi profitti dalla vendita di un farmaco,
l’azienda ha abbandonato il progetto evitando di rendere pubblico il risultato
della ricerca.
Siccome per legge non si possono
brevettare le sostanze naturali uno studio clinico che comporta investimenti
per milioni di dollari, deve avere un suo ritorno economico dalla vendita dei
prodotti; nessuna casa farmaceutica condurrà mai degli studi su sostanze che
poi chiunque potrebbe coltivare o raccogliere per preparare il proprio rimedio
personale.
Fortunatamente uno dei ricercatori di quella compagnia, pur condividendone gli obiettivi di profitto, non
poteva accettare la decisione di nascondere al mondo questo unico killer del
cancro. Fu così che ascoltando la sua coscienza e rischiando la carriera
decise di contattare e informare una compagnia statunitense che si dedica
alla ricerca, al raccolto, ed alla riforestazione di piante ed erbe
nell’Amazzonia.
La sua presidente è riuscita a guarire da una rara forma di leucemia proprio
grazie alle piante della foresta pluviale.
Durante le sue ricerche ha scoperto che
anche il NATIONAL CANCER INSTITUTE (NCI) nel 1976 aveva già verificato che
gli estratti di questa pianta erano in grado di attaccare e distruggere le
cellule maligne del cancro. Questo studio era però stato archiviato come un
rapporto interno e mai reso pubblico.
Nonostante queste proprietà siano state
scoperte già nel 1976, non è mai stato condotto uno studio su
esseri umani. In ogni caso, la graviola ha dimostrato di poter distruggere le
cellule del cancro in altri 20 studi di laboratorio. Il più recente,
condotto dalla Catholic University of South Corea agli inizi
del 2001, ha rivelato che due composti estratti dai semi della graviola
hanno mostrato una “citotossicità selettiva comparabile all’Adramycin” (un farmaco comunemente usato nella
chemioterapia) per le cellule del cancro al colon e al seno, lasciando
contemporaneamente intatte le cellule sane, al contrario di quello che si
verifica con la chemioterapia che distrugge anche le sane.
Anche i ricercatori della Purdue
University ( Indian USA ) hanno riscontrato che gli estratti delle foglie
di graviola hanno eliminato le cellule del cancro in almeno sei tipi di
tumore e sono state particolarmente efficaci contro le cellule del cancro
alla prostata e del pancreas (!). Secondo un altro studio, sempre della Purdue
University, estratti di questa pianta hanno isolato e distrutto le cellule del
cancro al polmone.
Quindi, le domande più ovvie saranno
1. perché sono stati condotti solo studi di laboratorio e non sono state
diffuse notizie così incoraggianti?
Per il motivo già accennato all’inizio: non essendoci la possibilità di
profitti derivanti dalla vendita di un brevetto di un medicinale chimico,
nessuna compagnia farmaceutica investirà enormi risorse finanziarie per uno
studio appropriato. Purtroppo questa è una realtà comune a gran parte delle
terapie naturali.
- Incoraggiata
da questi test di laboratorio, l'azienda ha condotto ulteriori ricerche,
anche con l’aiuto delle tribù dell’Amazzonia, per raccogliere e far
riprodurre questa pianta. Oltre ad aver reso disponibile un preparato
contenente la sola graviola, questa azienda ha sviluppato un prodotto
chiamato N-TENSE che contiene il 50% di graviola ed il restante 50% una
miscela di sei erbe con riconosciute proprietà anticancro: Bitter melon
(Mormodica charantia), Esphinheira Santa (Maytenus illicifolia), Mullaca
(Physalis angulata), Vassourinha (Scoparia dulcis), Mutamba (Guazuma
ulmifolia), Cat’s Claw – Unghia di gatto (Uncaria tomentosa).
- Purtroppo
finora sono stati pochi i medici e pazienti negli USA (pochissimi in
Europa) che hanno usato la graviola o il composto messo a punto dall' azienda
per combattere il cancro. In ogni caso, secondo le testimonianze pervenute
, i primi risultati sembrano particolarmente incoraggianti.
- Mentre
la gran parte delle ricerche sulla graviola sono focalizate sulle sue
capacità anticancro, la pianta è usata da secoli dalla medicina popolare
del Sud America per trattare un sorprendente numero di disturbi fra i
quali:
ansia, ipertensione, influenza, tigna, scorbuto, malaria, eruzioni
cutanee, nevralgia, dissenteria, artriti e reumatismi, palpitazioni,
nervosismo, insonnia, diarrea, febbre, nausea, foruncoli, dispepsia,
spasmi muscolari, ulcera.
Non ci sono dubbi che un ammalato di
cancro dovrebbe poter conoscere tutte le opzioni di trattamento disponibili. La
graviola potrebbe fornire l’aiuto necessario e forse determinante per
sconfiggere la malattia, oltretutto, essendone stata riscontrata l’assoluta
assenza di tossicità, senza sopportare i pesanti effetti collaterali provocati
dai vari trattamenti farmacologici.
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Fonte: http://www.naturmedica.com/graviola.htm
GRAVIOLA
Famiglia: annonaceae
Specie: muricata
Nomi comuni: Graviola, soursop, guanábana, guanábano, guanavana, guanaba,
corossol épineux, huanaba, toge-banreisi, durian benggala, nangka blanda,
cachiman épineux
Parti utilizzate: foglie, semi, frutto, scorza, radici.
DESCRIZIONE
Proprietà/azione: antibatterico, anticancro,
antiparassitario, antispastico, antitumorale, antidepressivo,antispasmodico,
astringente, citotossico, febbrifugo, insetticida, ipotensivo, nervino,
pettorale, piscicida, sedativo, stomachico, vasodilatatore, vermifugo.
Fitochimica: Acetaldehyde, Amyl-caproate, Amyloid,
Annonain, Anomuricine, Anomuricinine, Anomurine, Anonol, Atherosperminine,
Beta-sitosterol, Campesterol, Cellobiose, Citric-acid, Citrulline, Coclaurine,
Coreximine, Dextrose, Ethanol, Folacin, Fructose, Gaba, Galactomannan, Geranyl-caproate
Glucose, HCN, Isocitric-acid, Lignoceric-acid, Malic-acid, Manganese,
Mericyl-alcohol, Methanol, Methyl-hex-2-enoate, Methyl-hexanoate, Muricine,
Muricinine, Muricapentocin, Muricoreacin, Myristic-acid, P-coumaric-acid,
Paraffin, Potassium-chloride, Procyanidin, Reticuline, Scyllitol, Stearic-acid,
Stepharine, Stigmasterol, Sucrose, Tannin, Xylosyl-cellulose
Uso tradizionale: mezza tazza di un
decotto da infusione di foglie o di scorza 1-3 volte al giorno o 1-3 ml di
tintura 4:1 due volte al giorno oppure 2-5 gr di polvere di foglie in tavolette
o capsule due volte al giorno.
La graviola è un piccolo albero
sempreverde a sviluppo verticale che cresce fino ad altezze di 5-6 metri con
grandi foglie lucide verde scuro. E’ nativa della maggior parte delle calde
aree tropicali del Sud e Nord America, inclusa l’Amazzonia. Produce un grande
frutto commestibile a forma di cuore dal colore giallo-verde e bianco. Il
frutto è venduto nei mercati locali col nome di Guanabana o Cherimoya Brasilano
ed è eccellente per preparare bevande o sorbetti e, nonostante sia leggermente
aspro-acido, può essere mangiato crudo.
Nelle zone tropicali tutte le parti
della graviola sono utilizzate dalla medicina naturale, incluse la corteccia,
le foglie, le radici, il frutto e i semi. Ad ogni parte dell’albero sono state
attribuite diverse proprietà e usi. Di solito il frutto e il suo succo è
utilizzato per vermi e parassiti, per diminuire la febbre, per aumentare la
quantità di latte delle mamme dopo il parto (lattogogo) e come astringente per
diarrea e dissenteria. I semi triturati sono usati come vermifugo,
antielmintico contro parassiti e vermi interni od esterni. La corteccia, le
foglie e le radici sono considerati sedative, antispasmodiche, ipotensive e
nervine, per questi scopi vengono preparati dei té.
La graviola ha una ricca lunga storia di
utilizzo nella medicina erboristica come pure un uso che si è tramandato per
generazioni da parte degli indigeni. Nelle Ande del Perù, il tè ricavato dalle
foglie è usato per catarro e i semi triturati per eliminare i parassiti. Nella
foresta amazzonica la corteccia, le radici e le foglie sono utilizzate per il
diabete e come sedativo e antispasmodico. Le tribù indigene della Guyana
utilizzano il tè prodotto con le foglie e/o la corteccia come sedativo e tonico
cardiaco. Nell’Amazzonia brasiliana il tè dalle foglie è usato per problemi al
fegato mentre l’olio delle foglie e del frutto acerbo è mescolato con l’olio di
oliva per essere usato esternamente per nevralgie, reumatismi e dolore da artriti.
In Jamaica, Haiti e Indie Occidentali, il frutto e/o il suo succo sono usati
per febbre, parassiti, diarrea e come lattagogo mentre le radici o le foglie
sono usate come antispasmodico, sedativo e nervino per problemi cardiaci,
tosse, influenza, parto difficile, asma, astenia, ipertensione e parassiti.
Nella graviola sono stati trovati molti
composti bioattivi frutto di ricerche effettuate da scienziati sin dagli anni
’40. Molti degli usi nella medicina naturale sono stati confermati da queste
ricerche scientifiche. I primi studi risalgono al periodo 1941-1962. Alcuni
studi su animali condotti da diversi ricercatori hanno dimostrato che sia la
corteccia che le foglie hanno attività ipotensive, antispasmodiche, rilassanti
dei muscoli lisci e cardio depressive. Nel 1991 alcuni ricercatori hanno
confermato le proprietà ipotensive della graviola nei ratti. Molti altri studi
durante gli anni hanno dimostrato che le foglie, la corteccia, le radici, lo
stelo e gli estratti dei semi possono agire come antibatterico (in vitro)
contro numerosi agenti patogeni mentre la corteccia ha anche proprietà
funghicide. In uno studio del 1991 i semi di graviola hanno evidenziato
proprietà antiparassitarie; l’estratto delle foglie ha mostrato proprietà
funghicide. Secondo uno studio del 1940 le foglie, le radici e in particolare i
semi, hanno dimostrato forti caratteristiche insetticide. In un recente studio
del 1997 su animali, sono stati scoperti nuovi alcaloidi nel frutto della
graviola con effetti antidepressivi.
Nel 1976, in un programma di tests su
piante da parte del National Cancer Institute (USA), le foglie e lo stelo della
graviola hanno mostrato un’attiva citotossicità (proprietà di danneggiare
cellule o distruggere cellule caratteristiche di alcune sostanze o cellule)
contro cellule cancerose e i ricercatori stanno continuando le ricerche fin da
allora. La maggior parte delle ricerche sulla graviola si sono concentrate su
un nuovo gruppo di composti chiamati annnonacee acetogenine. Le potenti
capacità antitumorali, come pesticida e/o insetticida di queste annonacee
acetogenine sono stare registrate e brevettate. La graviola produce questi
composti naturali nelle foglie, nella corteccia e nei rami di cui sono state
dimostrate le forti proprietà antitumorali e pesticide.
Tre studi di laboratorio separati sul loro meccanismo d’azione hanno
determinato che le acetogenine sono degli stupendi inibitori del Complesso I
(NADH – ubichinone reduttasi) nel sistema di trasporto degli elettroni nella
membrana mitocondriale per diversi organismi, inclusi i tumori. Ricerche su
varie specie di piante Annonacee hanno fatto emergere molte atogenine
estremamente potenti. Molte hanno una citotossicità con valori di ED50 (dose
efficace mediana) di circa 10-9 ug/ml.
Altri componenti attivi dalla graviola e di altre piante annonacee sono state
sottoposti al NIH (National Institute of Health) dalla Purdue University come
possibile protezione anti-AIDS e questo lavoro è continuato con diverse altre
piante della stessa famiglia. Finora lo staff della Purdue ha registrato almeno
9 brevetti in America e internazionali sulle loro ricerche relative all’uso e
alle proprietà antitumorali e insetticida di queste acetogenine. Tre diversi
gruppi di ricerca hanno isolato nuovi composti nei semi e nelle foglie della
graviola che hanno dimostrato significative proprietà antitumorali, anticancro
e una tossicità selettiva contro vari tipi di cellule cancerose ed hanno
pubblicato le loro scoperte in otto studi clinici. Uno studio alla Catholic
University of South Corea ha dimostrato che un’atogenina della graviola è
selettivamente citotossica nel caso di adenocarcinoma del colon; questo studio
ha dimostrato la potenza di 10.000 volte superiore all’adriamicina (un farmaco
chemioterapico). La ricerca sugli effetti della graviola sul cancro stanno
proseguendo e quattro nuovi studi sono stati pubblicati nel 1998 i quali
delimitano gli specifici fitochimici che stanno dimostrando le più potenti
proprietà anticancro e antivirali.
Le annonacee acetogenine si trovano solo
nella famiglia delle annonacee. In genere, per diverse specie di annonacee è
stata documentata l’ attività antitumorale, antiparassitaria, pesticida,
antiprotozoi, antielmintica e antimicrobica. C’è stato molto interesse nei
composti che hanno dimostrato potenti proprietà antitumorali ed alcuni gruppi
di ricerca stanno tentando di riprodurre sinteticamente questi composti per
produrre nuovi farmaci chemioterapici. In una recensione del The Journal of
Natural Products del 1999 è riportato: “ Le annonacee acetogenine sono dei
promettenti agenti antitumorali e pesticidi che si trovano solo nella famiglia
delle piante annonacee. Biologicamente esse esibiscono la loro potenza
bioattiva attraverso la l’esaurimento dei livelli di ATP ottenuto tramite
l’inibizione del complesso I dei mitocondri e inibendo la NADH ossidasi della
membrana plasmatica delle cellule tumorali. In questo modo esse ostacolano il
meccanismo di resistenza condotto dall’ATP.”
Un altro articolo nello Skaggs
scientific Reports 1997-1998 riporta: “Le annonacee acetogenine,
particolarmente quelle con cercine bis-tetraidrofurano (THF), posseggono una
notevole citotossicità e attività antitumorali, antimalariche,
immunosoppressive, pesticide, repellenti per gli insetti. Molti di questi
derivati di acidi grassi hanno strutture simili al carbonio; la loro
impressionante diversità è originata principalmente dalla relativa e assoluta
configurazione delle loro varie funzioni stereogeniche dell’ossigeno.
La Purdue University ha condotto una grande quantità di ricerche sulle
annonacee aceetogenine molte delle quali sono state finanziate dal National
Cancer Institute e/o dal National Institute of Health. In uno dei recenti
articoli intitolato Recent Advances in Annonaceous Acetogenins, hanno
dichiarato: le Annonacee acetogenine sono sostanze cerose composte da acidi
grassi a catena lunga, C32 o C34, che sono state combinate con un’unità di
2-propanol - C-2 per formare un lattone. Questi si trovano solo in alcune
famiglie di piante, le Annonacee. Le loro diverse bioattività come
antitumorali, immunosoppressive, pesticide, antiprotozoi, repellente
insetticida, antielmintiche e come agenti antimicrobici hanno provocato
moltissimo interesse in tutto il mondo. Recentemente abbiamo riferito che le
annonacee acetogenine possono inibire selettivamente la crescita di cellule
cancerose e quella di cellule tumorali resistenti all’adriamicina. Come sono
state isolate più acetogenine e con l’esecuzione di ulteriori analisi di
citotossicità abbiamo notato che , sebbene molte acetogenine abbiano grande
potenza contro molte tipologie di cellule tumorali solide umane, alcuni dei
derivati all’interno dei diversi tipi strutturali e alcuni isomeri di posizione
hanno dimostrato notevoli selettività tra alcuni tipi di cellule, ad esempio
cancro alla prostata (PC-3). Ora comprendiamo i principali meccanismi d’azione
delle acetogenine. Esse sono potenti inibitori del NADH, ubichinone
ossireduttasi, che è un enzima essenziale del complesso I che porta alla
fosforilazione ossidativa nei mitocondri. Un rapporto recente ha mostrato che
esse agiscono direttamente nei siti ubichinone-catalitici all’interno del
complesso I e nella glucosio deidrogenasi microbica. Esse inibiscono anche la
NADH ossidasi, legata all’ubichinone, che è tipica delle membrane plasmatiche
delle cellule cancerose.
Nel 1997 la Purdue University ha
pubblicato un’informativa con novità promettenti su diverse annonacee
acetogenine “: non solo sono efficaci nel distruggere tumori che sono
resistenti ai farmaci anti-cancro, ma sembrano avere anche un’affinità con
queste cellule resistenti”. In diverse interviste dopo aver pubblicato queste
informazioni, il farmacologo della Purdue, il dr. Jerry McLaughlin, il
principale ricercatore della maggior parte degli studi della Purdue sulle
Annonacee, ha detto che le cellule del cancro che sopravvivono alla
chemioterapia possono sviluppare una resistenza agli agenti usati
originariamente contro di esse come pure ad altri farmaci anche non connessi;
“Il termine MDR (multi-drug resistance, multifarmaco resistenza) è stato
applicato a questo fenomeno” ha affermato il dr. McLaughlin. Egli ha spiegato
che questa resistenza si sviluppa in una piccola percentuale di cellule
cancerose quando esse producono una “ pompa P-glicoproteina” capace di spingere
fuori dalle cellule gli agenti anti-cancro prima che questi riescano ad
eliminarle. Le cellule normali raramente sviluppano tale pompa.
“Se avere questa pompa fosse una buona
opportunità, tutte le cellule dovrebbero averla. Ma non tutte le cellule ne
sono provviste”, ha affermato il dr. McLaughlin. In una persona, data una certa
quantità di cellule cancerose, forse solo il 2% delle cellule posseggono questa
pompa. Ma è questo 2% che alla fine cresce e si espande per creare altri tumori
farmaco-resistenti. Il gruppo di studiosi guidati dal dr. McLaughlin ha scritto
in alcuni studi che essi hanno tentato di bypassare queste pompe provando a
tenerle occupate con dosi massicce di altri farmaci, come il verapamil,
utilizzato per per normalizzarte la pressione sanguigna. In questo modo si era
sperato che alcuni farmaci anti-cancro potessero entrare nelle cellule e
distruggerle; ma ciò aveva solamente provocato potenziali effetti secondari
letali quale il calo della pressione sanguigna.
Nel numero di giugno del Cancer Letters,
i ricercatori della Purdue hanno riferito che l’ annonacea acetogenina, il
bullatacin, elimina preferibilmente le cellule cancerose multiresistenti perché
blocca la produzione dell’ATP, adenosina trisfosfato, il principale composto
che ha il compito di trasportare l’energia del corpo. “Una cellula
farmaco-multiresistente richiede un’enorme quantità di energia far funzionare
questa pompa per espellere qualcosa” ha affermato il dr. McLaughlin, “Inibendo
la produzione di ATP, noi fondamentalmente mettiamo un tappo sulla sua fonte di
energia.” Ma cosa si può dire dell’effetto dell’ATP sulle cellule normali? “Le
cellule normali e quelle cancerose comuni possono essere capaci di minimizzare
l’effetto di questo componente perché esse non richiedono grandi quatità di
energia, necessaria invece alle cellule che fanno muovere queste pompe”, sono
le affermazioni dei ricercatori della Purdue. “ La cellula resistente utilizza
la sua energia extra per far funzionare questa pompa e per crescere, così è veramente
gravata energicamente. Quando interveniamo su questa fornitura di energia, la
cellula può essere distrutta.”
Nel numero di giugno del Journal of
Medicinal Chemistry, il dr. McLaughlin e collaboratori hanno descritto uno
studio su 14 composti di annona che sembrano essere dei potenti neutralizzatori
dell’ATP, inclusi diversi tipi presenti solo nella Graviola. “Questo studio ci
dice come massimizzare questa attività, così abbiamo un’idea abbastanza buona
su quali composti potremmo utilizzare per testare sugli animali con tumori
resistenti a trattamenti multifarmacologici. La ricerca sul cancro su queste
importanti piante ed i loro componenti chimici sarà ovviamente crescente,
diverse compagnie farmaceutiche continuano la ricerca, testando e cercando di sintetizzare
questi composti in nuovi farmaci chemioterapici.
ETNOBOTANICA: USI NEL MONDO.
Bahamas: colpi di freddo, febbre, influenza,
nervosismo, palpitazioni, eruzioni, sedativo, malattie della pelle.
Brasile: analgesico, febbre,
nevralgia, parassiti, reumatismi
Curacao: parto, cistifellea,
nervosismo, sedativo del parto, tè, tranquillante
Altre regioni: analgesico, artriti,
asma, astringente, antinfiammatorio, dissenteria, febbrifugo, insetticida,
cianosi, reni, lattagogo, malaria, pettorale, piscicida, scorbuto, stomaco
Haiti: astenia, cataplasmi,
cicatrizzante, tosse, diarrea, emetico, influenza, pediculicida, pellagra,
sonnifero, piaghe, spasmi, stomachico
Jamaica: antispasmodico, diuretico,
febbre, lattagogo, vermifugo
Malesia: foruncoli, tosse, dermatosi, reumatismi
Messico: astringente, diarrea,
dissenteria, febbre, pettorale, tigna, scorbuto
Panama: antielmintico, diarrea,
disenteria dispepsia, ulcera (stomaco), reni, piscicida, vermifuga
Trinidad: depurativo, sincope,
influenza, ipertensione, galattogogo, ipertensione, insonnia, palpitazioni,
tigna
Venezuela: problemi biliari, diarrea
Indie Occidentali: parto, diarrea,
ipertensione, lattagogo, vermi
CONTROINDICAZIONI:
La graviola ha una dimostrata attività
di stimolante uterino in studi su animali (topi) e quindi dovrebbe essere
evitata durante la gravidanza.
Ha provate capacità come ipotensivo, vasodilatatatore e cardiodepressivo.
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Cytotoxic Against Pancreatic Tumors," filed February 17, 1997, P-97019.00
U.S.
* N.H. Oberlies and J.L. McLaughlin, "Use of Annonaceous Acetogenins to
Treat Multidrug Resistant Tumors," disclosed to Purdue Research
Foundation, February 17, 1997, P-97020.00.U.S..
* J.L. McLaughlin, F.Q. Alali, W. Kaakeh, and G.W. Bennett, " Use of Annonaceous
Acetogenins against Pesticide-Resistance, " disclosed to Purdue Research
Foundation, October 15, 1997, P-97059.00. US.
Quoted References
10. "Annona muricata L. Annonaceae.
"Guanábana", "Chirimoya", "Chirimoya brasilera",
"Soursop". Cultivated. Fruit edible fresh or in ice creams. Leaf
decoction used for catarrh in Piura; crushed seed to kill parasites (FEO).
Colonists from Risaralda use the plant for rachitic children. Bark, roots and
leaves are used in teas for diabetes; also used as a sedative and antispasmodic
(RVM). "Créoles" use the decoction of the leaves and bark as a
sedative, yet heart tonic. They use A. montana the same way (GMJ). Tapajos
natives use the leaf tea for the liver (BDS). Elsewhere used for chills, colds,
diarrhea, dysentery, dyspepsia, fever, flu, gallbladder attacks, hypertension,
insomnia, kidneys, nervousness, palpitations, pediculosis, ringworm, sores and
internal ulcers (DAW)."
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Fonte:
http://www.soulfoodsrl.it/pages/mid-graviola.htm
GRAVIOLA
La Graviola è apprezzata in Brasile per
il suo piacevole aroma ed il suo unico sapore. E' un frutto grande e di colore
verde che può pesare fino a 5 kg. Alcuni studi hanno evidenziato che gli
alcaloidi presenti nella Graviola hanno forti effetti antidepressivi. Inoltre
per la sua composizione è correntemente sperimentata per le sue forti proprietà
anti-tumorali.
Composizione in 100 gr di polpa:
Umidità: 83%
Calorie: 55
Proteine: 1 gr
Grassi: 9 gr
Carboidrati: 14,6 gr
Fibre: 8 gr
Calcio: 10,3 mg
Ferro: 64 mg
Fosforo: 27,7 mg
Vitamina A: 11 mg
Thiamine 1,3 mg
Riboflavina: 3,96
Vitamina C: 65 mg
PH 17%
(Niacin): 13,15
(Brix): 11
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Fonte:
http://www.soulfoodsrl.it/pages/Artgraviolaok.htm
ISTITUTO delle SCIENZE delle SALUTE
Bollettino per i membri di gennaio 2001
Vol.5, n. 7
Le società farmaceutiche investono
miliardi di dollari sulle sbalorditive
ricerche sul naturale killer del cancro.
Il cancro del seno e del colon vinti col
miracoloso albero dell' Amazzonia, che è stato trovato
10.000 volte più forte della chemioterapia.
Sin dall' inizio del 1996, l' Istituto
delle Scienze sulla Salute ha indagato in tutto il mondo per
trovare informazioni dalle poche persone che vi hanno avuto accesso o ne hanno
sentito parlare.
E qualche volta, scopriamo trasalendo che anche nel nostro consiglio ci sono
medici che
agiscono illegalmente.
Due mesi fa, siamo venuti a conoscenza
di uno stupefacente albero dell' Amazzonia
che combatte il cancro,tramite la rete dell' HSI che ci ha letteralmente
scioccato .
Oggi, il futuro del trattamento del
cancro e le possibilità di sopravvivenza è più che
una promessa.
C'è un albero guaritore che cresce nel profondo della foresta pluviale dell'
Amazzonia nel
Sud America, che potrebbe letteralmente cambiare te, il tuo medico, e la
possibilità che rimane al
mondo di credere alla cura del cancro. Dagli estratti di questa potente pianta,
ora può essere
possibile:
vincere il cancro sicuramente e
definitivamente con una terapia tutta naturale che non causa
nausea, perdita di peso, e perdita di capelli,
proteggere il tuo sistema immunitario ed eludere le infezioni mortali,
trovare forza e vitalità nel corso del trattamento,
rinforzare la tua energia e migliorare il vostro modo di vedere la vita.
Da una serie di comunicazioni confidenziali coinvolgenti un ricercatore di una
delle più grandi
società farmaceutiche americane, questo antico albero dalle proprietà
anticancerogene è venuto
recentemente alla luce. Malgrado non sia stato ancora testato sull' uomo, l'
albero è stato studiato
in più di 20 laboratori di analisi sin dal 1970, ed hanno dimostrato che:
effettivamente individua ed uccide le cellule maligne in 12 differenti tipi di
cancro, incluso quello
del colon, del seno, della prostata, dei polmoni e del pancreas
è 10.000 volte più potente nell' uccidere le cellule del cancro del colon dell'
Adriamicyn,
comunemente usato come farmaco nella chemioterapia
selettivamente abbatte ed uccide le cellule cancerogene senza danneggiare le
cellule sane,
cosa che fa la chemioterapia.
Perché allora non vengono esaltati i
benefici di questo trattamento nelle pubblicazioni sulla salute?
Perché non è stato fatto nulla dalla comunità della medicina naturale? E, anche
se fosse solo
la metà della promessa o come sembra essere, perché tutti gli oncologhi presso
i maggiori
ospedali non insistono a farlo usare a tutti i pazienti? Specialmente quando si
considera che sono state
fatte sin dagli inizi del 1990, ricerche indipendenti su larga scala, incluse
le ricerche di una
delle primarie società farmaceutiche e dell' Istituto Nazionale del Cancro,
sull' albero i cui estratti
farmaceutici attaccano e distruggono le celle cancerogene con letale
precisione.
Graviola è 10.000 volte più potente
nell' uccidere le cellule del cancro del colon
dell' Adriamicyn, comunemente usata come farmaco nella chemioterapia
La risposta a queste difficili domande
si può soltanto dare narrando una storia sconvolgente, da
noi scoperta recentemente. Più che altro abbiamo riportato quest' anno come, la
storia di questo
trattamento contro il cancro, rinforzi la necessità di gruppi come l' HSI e
illustra come facilmente
le nostre scelte per trattamenti medici sono controllate dal denaro e dal
potere.
Le notizie su questo sorprendente albero
sono state vicine ad essere perse per sempre.
Una fonte confidenziale, sulla cui
provenienza siamo stati confortati da una conferma indipendente,
ha rivelato che miliardi di dollari di una società degli USA, sono stati
investiti da circa sette anni per
cercare di sintetizzare due dei più potenti farmaci anticancerogeni.
Nel tardo 1990, mettendola sottochiave, questo benconosciuto gigante
farmaceutico comincia la
ricerca sulla cura del cancro, salvaguardando le sue opportunità di brevettarla
e, quindi, di trarne
profitto. La ricerca mise in evidenza un leggendario albero guaritore chiamato
Graviola.
Parti di questo albero, compresa la corteccia, le foglie, le radici, i frutti,
i semi dei frutti, sono
state usate per secoli dagli uomini della medicina e dagli Indiani nativi del
Sud America per curare
le malattie del cuore, l' asma, i problemi esistenziali, e le artriti.
Basandosi sulla testimonianza
di un piccolo documento scientifico, la società riversò denaro e risorse per
provare le proprietà
anticancerogene della Graviola rimanendo scioccati dai risultati.
Graviola era un dinamico killer contro il cancro. Ma questa era la storia della
Graviola
che si avvicinava alla fine.
La società farmaceutica aveva un grande problema. Avevano speso tempo e
denaro per anni cercando di creare manufatti che duplicassero due dei più
potenti farmaci dell' albero.
Ma avevano preso una cantonata. Non potevano copiare l' originale. E non potevano
vendere
gli estratti dell' albero guadagnandoci, poiché le leggi federali stabiliscono
che le sostanze naturali
non possono essere brevettate. Questo sta a significare che la società non ha
potuto proteggere
i propri interessi sul progetto dove ha speso milioni di dollari e circa sette
anni di ricerche.
Come un sogno i grandi profitti
svanirono e le prove sulla Graviola subirono una brusca frenata.
Dopo sette frustati anni e senza la
speranza di lucrative vendite, la società abbandonò il progetto
e rifiutò di pubblicare le sue scoperte in un giornale indipendente. Ma un
responsabile delle ricerche
lottò contro questa decisione. Mentre comprende la perdita di profitti da parte
della società, non può
accettare la decisione di nascondere al mondo questo unico killer del cancro.
Seguendo la propria coscienza, e rischiando la propria carriera, contattò la
Raintree Nutrition,
una società dedita alla raccolta delle piante dell' Amazzonia.
Come risultato, Raintree entrò nell' ingranaggio e cominciò la ricerca dei relativi
studi pubblicati
sulla Graviola. Si scoprì che numerosi altri gruppi negli USA (insieme a quelli
di altre società
farmaceutiche) avevano fatto esperimenti in vitro sulla Graviola.
"I risultati confortavano le scoperte segrete delle società farmaceutiche;
La Graviola fu presentata"
come il killer delle cellule cancerogene.
Incoraggiati da questi precoci test di laboratorio, Raintree assunse tribù
indiane indigene del
Brasile col compito di coltivare e salvaguardare l' albero. Spesero un anno in
ricerche e nello
sviluppo cominciando ad offrire la Graviola negli USA.
L' Istituto delle Scienze della Salute si trovò per caso, attraverso la
Graziola e la Reintree
Nutrition, mesi più tardi a fare ricerche su Chanca Piedra, una terapia
naturale dell' Amazzonia
per i calcoli renali, questa era simile al nostro risultato del settembre 2000.
Nel corso del nostro lavoro, Reintree ci ha evidenziato la Graviola, non
ritenendo necessario
mettere al corrente il nostro gruppo di esperti di quanto fosse intricata la possibilità
di questa
potenziale cura del cancro.
La Graviola rintraccia e distrugge il
cancro della prostata, dei polmoni, del seno, del colon
e del pancreas…..lasciando vivere le cellule sane.
Sin da novembre, abbiamo esaminato da
vicino tutte le ricerche fatte fino ad oggi sulla Graviola.
E' pubblicato in una delle prime menzione scientifiche fatte negli Usa dall'
Istituto Nazionale del
Cancro (NCI).
Nel 1976, l' NCI incluse la Graviola in un programma di analisi della pianta
che mostra come le
sue foglie ed i suoi rami attaccano e distruggone effetivamente le cellule
maligne.
Ma i risultati facevano parte di un rapporto interno dell' NCI e furono, per
molte ragioni, mai
rilasciati al pubblico.
Sin dal 1976, si sono ottenuti promettenti risultati sulla lotta al cancro
della Graviola.
Comunque, gli estratti dell' albero sono stati testati su pazienti affetti di
cancro.
Nessuna controprova clinica ai test esiste, e le usuali prove cliniche sono sul
tavolo dei principali
medici e giornalisti che sono soliti giudicare il valore dei trattamenti. Non
di meno, le nostre ricerche
hanno scoperto che la Graviola è stata presentata come killer delle cellule nei
test in vitro di 20 piccoli
laboratori.
Più recenti studi, condotti dall' Università Cattolica del Sud Corea, i primi
giorni di quest' anno,
"rivelano che due farmaci estratti dai semi della Graviola mostrano
""selezionata citotossicità "
"paragonabile alla Adriamicyn"" contro le cellule cancerogene
del colon e dei polmoni. I farmaci "
bersagliano ed uccidono le cellule maligne dei polmoni e del colon in un test
in vitro, paragonabile al
farmaco Adriamicyn, comunemente usato in chemioterapia.
Un altro studio, pubblicato sul Giornale dei Prodotti Naturali, mostra che la
Graviola non è
"paragonabile alla Adriamicyn"" , ma drammaticamente come
performance dello stesso nei test di "
laboratorio.
I risultati mostrano che un farmaco
trovato nella Graviola uccide selettivamente le cellule
cancerogene, salvaguardando le cellule sane. La chemioterapia
indiscriminatamente colpisce
e distrugge tutte le cellule che attivamente si riproducono, sia le cancerogene
che quelle sane.
Altra promettente ed ancora in corso
ricerca della Purdue University è supportata da una
sovvenzione dell' NCI. Le ricerche della Purdue hanno provato che le foglie
della Graviola uccidono
le cellule cancerogene tra sei tipi di cellule umane e sono particolarmente
efficaci contro le cellule
cancerogene della prostata e del pancreas.
In uno studio separato, le ricerche della Purdue mostrano che gli estratti
delle foglie della Graviola
sono in particolare efficaci nell' isolare e uccidere le cellule cancerogene
dei polmoni.
Forse il più grande e significativo risultato sullo studio dell' Università
Cattolica della Corea del Sud,
tra quelli che abbiamo trovato, è quello dove la Graviola è presentata come
killer delle cellule malate
e protettore delle cellule sane. Per esempio la chemioterapia distrugge
indiscriminatamente tutte
le cellule in riproduzione - anche i normali capelli e le cellule dello
stomaco. -
Questo è ciò che causa così spesso effetti devastanti come la perdita di
capelli e la comparsa
di gravi nausee.
A questo riguardo, la Graviola appare come una promettente alternativa o come
integratore dei
principali trattamenti.
I resoconti sui pazienti indicano la
Graviola come un aiuto a debellare i tumori.
Dal punto di vista medico, la Graviola
ha ancora molta strada da fare.
Le sue proprietà sono state sperimentate solo in vitro. Ed è questa la causa
per cui non è
universalmente conosciuta ed accettata. La poco felice verità è che, senza un
enorme reddito
di un sintetico, brevettato medicinale, è improbabile che una società
farmaceutica voglia investire
migliaia (spesso milioni) di dollari solo per prendere il doppiamente oscuro,
placebo, controllo degli
studi sugli umani.
Questa è la sottintesa sfida da accettare per realizzare la più grande terapia
nutrizionale.
Fortunatamente la Graviola è una sostanza naturale, così non dobbiamo
sottostare alle decisioni
delle società farmaceutiche.
Soltanto un relativo gruppo di medici e di pazienti negli USA sta attualmente
usando la Graviola
per combattere il cancro.
Abbiamo un solo caso storico che ha interessato un dirigente di una società
altamente
specializzata nel Texas. Una TAC ed una biopsia confermavano che questo
dirigente (Daryl) aveva
più di 20 tumori nella prostata. Gli fu raccomandato di operarsi, ma Daryl,
sotto cura con un
comune trattamento convezionale, non poteva andare incontro ad un costo così
elevato,
Non voleva soffrire per impotenza ed incontinenza per tutto il resto della sua
vita, triste causa
dell' operazione. Decise invece di fare una meno invasiva terapia ormonale (per
restringere le
dimensioni della sua prostata) ed iniziò una rigorosa cura sostituitiva a base
di Graviola.
Due mesi dopo, il livello di PSA di Daryl precipitò da 4.1 a 0.00.-
Una TAC e diversi altri test a base di raggi gamma, confermarono più tardi che
tutte le cellule
tumorali della sua prostata erano sparite.
Sette anni di silenzio sono stati rotti.
Abbiamo continuato a lavorare con altri
ricercatori che tuttora lavorano sulla Graviola.
E' così che molte scientifiche ed aneddotiche esperienze sono venute alla luce,
come la suddetta.
Quindi, dopo sette anni di silenziose e segrete ricerche, riteniamo di non
sentirci responsabili
se solo ora vi portiamo a conoscenza di tutto ciò.
Cresciuta e raccolta dalle popolazioni indigene del Brasile, la Graviola è
disponibile in quantità
limitata negli USA. Ma ora, anche voi potrete essere fra i pochi eletti al mondo
a beneficiare della Graviola.
Vi consigliamo, come sempre, a consultarvi con il vostro medico prima di
iniziare qualsiasi nuova
terapia, specialmente quando si tratta di cancro.
La Graviola è una sostanza completamente naturale senza effetti collaterali a
parte una possibile
lieve scombussolamento gastrointestinale se preso a stomaco pieno ad alti
dosaggi (superiore a 5 gr)
1. Unpublished data, National Cancer
Institute. Anon: Nat Cancer 1st Central Files--(1976)
from Napralert Files, University of Illinois, 1995
2. Bioorg Med Chem 8(1):285-90, 2000
3. J Nat Prod 59(2):100-108, 1996
4. Phytochemistry 49(2):565-71, 1998
5. J. Nat Prod 58(6):902-908, 1995
La Graviola combatte molto più che il cancro…….
Per quanto la ricerca sulla Graviola sia focalizzata sui suoi effetti di
combattente del cancro, la pianta è stata usata da secoli dagli uomini della
medicina del Sud America per curare uno strabiliante numero di indisposizioni,
inclusi:
ipertensione - tricofizia (una malattia della pelle)
influenza, scorbuto, congestioni, malaria, nevralgia,
dissenteria, artrite, palpitazioni, reumatismi, irritabilità,
pressione alta, insonnia, diarrea, febbre, nausea,
vampate, dispepsia, spasmi muscolari, ulcera…….
Malgrado la raccolta di testimonianze
sulle prove in vitro ed aneddotici risultati su questo
dinamico combattente del cancro, la Graviola rimane sempre una terapia
clandestina!
La Graviola è già stata testata sia
sugli uomini che sugli animali.
Ma la Graviola è un prodotto naturale, e
come tale non può essere brevettato.
Senza la speranza di esclusività di vendita altamente proficua, la Graviola non
potrà mai attirare
l' interesse di nessuna delle maggiori società farmaceutiche o di ricerca di
laboratorio.
Così non potremo mai leggere uno di quei studi clinici così blindati sull'
albero che è stato
ritenuto un aiuto alla lotta contro il cancro. Non ci sono dubbi su questo, i
più recenti test di
laboratorio ed aneddotici risultati sulla Graviola sono molto eccitanti.
E se vi è stato diagnosticato un cancro, voi ed il vostro medico dovrete
analizzare tutte le
possibilità di cura.
Cercando fra tutte le possibilità di abbattimento del cancro, la Graviola vi
potrà certamente
già aiutare.
Questo articolo è apparso sulla
pubblicazione mensile
dell' Istituto delle Scienze della Salute.
© Copyrighted, 2001 by
Institute for Health Sciences L.L.C.,
819 N. Charles Street
Baltimore, MD 21201.
Published monthly for $74.00 per year.
(410) 223-2690
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GRAVIOLA
Clinical References on Graviola (Annona
muricata)
Kim GS, Muricoreacin and murihexocin C,
mono-tetrahydrofuran acetogenins, from the leaves of Annona muricata.
Phytochemistry 1998 Sep;49(2):565-71
(Abstract Available)
Lopez Abraham AM, et.al., [Plant
extracts with cytostatic properties growing in Cuba. I.] Rev Cubana Med Trop,
31: 2, 1979 May-Aug, 97-104
(Abstract Available)
Hernández L., et.al., Use of medicinal
plants by ambulatory patients in Puerto Rico. Am J Hosp Pharm, 41: 10, 1984
Oct, 2060-4
(Abstract Available)
Bories C., et.a., Antiparasitic activity
of Annona muricata and Annona cherimolia seeds. Planta Med, 57: 5, 1991 Oct,
434-6
(Abstract Available)
Wu FE, et.al., Two new cytotoxic
monotetrahydrofuran Annonaceous acetogenins, annomuricins A and B, from the
leaves of Annona muricata. J Nat Prod, 58: 6, 1995 Jun, 830-6
(Abstract Available)
Wu FE, et.al., Muricatocins A and B, two
new bioactive monotetrahydrofuran Annonaceous acetogenins from the leaves of
Annona muricata. J Nat Prod, 58: 6, 1995 Jun, 902-8
(Abstract Available)
Wu FE, et.al., New bioactive
monotetrahydrofuran Annonaceous acetogenins, annomuricin C and muricatocin C,
from the leaves of Annona muricata. J Nat Prod, 58: 6, 1995 Jun, 909-15
(Abstract Available)
Wu FE, et.al., Additional bioactive
acetogenins, annomutacin and (2,4-trans and cis)-10R-annonacin-A-ones, from the
leaves of Annona muricata. J Nat Prod, 58: 9, 1995 Sep, 1430-7
(Abstract Available)
Kooiman P., Structures of the
galactomannans from seeds of Annona muricata, Arenga saccharifera, Cocos
nucifera, Convolvulus tricolor, and Sophora japonica. Carbohydr Res, 20: 2,
1971 Dec, 329-37
Bourne RK., A preliminary study of the
sedative effects of Annona muricata (sour sop). West Indian Med J, 28: 2, 1979
Jun, 106-10
Rieser MJ., et.al., Bioactive
single-ring acetogenins from seed extracts of Annona muricata. Planta Med, 59:
1, 1993 Feb, 91-2
Muricoreacin and murihexocin C,
mono-tetrahydrofuran acetogenins, from the leaves of Annona muricata.
Kim GS, Zeng L, Alali F, Rogers LL, Wu FE, Sastrodihardjo S, McLaughlin JL
Phytochemistry 1998 Sep;49(2):565-71
Department of Medicinal Chemistry and Molecular Pharmacology, School of
Pharmacy and Pharmacal Sciences, Purdue University, West Lafayette, IN 47906,
USA.
Bioactivity-directed fractionation of the leaves of Annona muricata L.
(Annonaceae) resulted in the isolation of two new Annonaceous acetogenins,
muricoreacin (1) and murihexocin C (2). Compounds 1 and 2 showed significant
cytotoxicities among six human tumor cell lines with selectivities to the
prostate adenocarinoma (PC-3) and pancreatic carcinoma (PACA-2) cell lines.
[Plant extracts with cytostatic
properties growing in Cuba. I.]
Lopez Abraham AM; Rojas Hernandez NM; Jimenez Misas CA
Rev Cubana Med Trop, 31: 2, 1979 May-Aug, 97-104
Abstract
The cytostatic activity of aqueous, alcoholic and ketonic extracts of 9 species
of superior plants of the families Fitolacaceae, Compositae, Moraceae,
Zingiberaceae, Martiniaceae, Mirtaceae, Verbenaceae and Annonaceae was
assessed. The Kubas microbiologic method and the fungus Ascomiceto Neurospora
crassa were used in the assessment. The fungus growth was measured in
millimeters. Inhibition percentages for every case regarding control are
reported. The best results were obtained from Annona muricata, Costus spiralis,
Cecropia peltata, Xanthium chinense and Pluchea adorata extracts.
Use of medicinal plants by ambulatory
patients in Puerto Rico.
Hernández L; Muñoz RA; Miró G; Martínez M; Silva-Parra J; Chávez PI
Am J Hosp Pharm, 41: 10, 1984 Oct, 2060-4
Abstract
The use of medicinal plants by the patients at the outpatient clinics of five
health-care centers in Puerto Rico was evaluated. Medication histories were
obtained for 802 patients ranging in age from two months to 91 years. The most
frequent medical diagnosis was cardiovascular disease (54% of the patients).
Respiratory and digestive disorders were the least frequent conditions,
identified in only 9% and 6% of the cases, respectively. Medicinal plants were
used by 57% of the population. Patients 65 years or older tended to use herbal
remedies more often. Seven of the 11 most commonly used plants were used to
treat gastrointestinal disorders. Other medicinal uses given were for sedation,
sleep disorders, elevated blood pressure, kidney disorders, and respiratory
ailments. The most frequently used plant was Citrus aurantium L. (sour orange),
which was used as a sedative by 39% of the patients and for gastrointestinal
disorders by 17%. Two potentially toxic plants, Solanum americanum and Annona
muricata, were among the most commonly used plants. Medicinal plants were used
widely by the outpatient population studied. Most herbs were used to treat
self-limiting conditions but some were used to treat potentially serious
medical problems, such as hypertension.
Antiparasitic activity of Annona
muricata and Annona cherimolia seeds.
Bories C; Loiseau P; Cortes D; Myint SH; Hocquemiller R; Gayral P; Cavé A;
Laurens A
Laboratoire de Parasitologie, Faculté de Pharmacie, Université Paris-Sud,
Châtenay-Malabry, France.
Planta Med, 57: 5, 1991 Oct, 434-6
Abstract
Methanolic extracts of Annona muricata and A. cherimolia (Annonaceae) seeds
were tested for antiparasitic acetogenins isolated from these extracts are
found to be responsible for the important activity on infective larvae of
Molinema desetae.
Two new cytotoxic monotetrahydrofuran
Annonaceous acetogenins, annomuricins A and B, from the leaves of Annona
muricata.
Wu FE; Gu ZM; Zeng L; Zhao GX; Zhang Y; McLaughlin JL; Sastrodihardjo S
Department of Medicinal Chemistry and Pharmacognosy, School of Pharmacy and
Pharmacal Sciences, Purdue University, West Lafayette, Indiana 47907, USA.
J Nat Prod, 58: 6, 1995 Jun, 830-6
Abstract
The leaves of Annona muricata have yielded eight monotetrahydrofuran
Annonaceous acetogenins. Two of them, annomuricins A [1] and B [2], whose
chemical structures were deduced by ms, nmr, ir, and uv spectral and chemical
methods, are novel and unusual. Compounds 1 and 2 each possess five hydroxyl
groups; two hydroxyl groups are vicinal, with the vicinal group of 1 threo and
that of 2 erythro. The absolute configurations of 1 and 2 were determined by
Mosher ester methodology. Six monotetrahydrofuran acetogenins, previously
described in the seeds, were found in the leaves; these are gigantetrocin A,
annonacin-10-one, muricatetrocins A and B, annonacin, and goniothalamicin.
Muricatocins A and B, two new bioactive
monotetrahydrofuran Annonaceous acetogenins from the leaves of Annona muricata.
Wu FE; Zeng L; Gu ZM; Zhao GX; Zhang Y; Schwedler JT; McLaughlin JL;
Sastrodihardjo S
J Nat Prod, 58: 6, 1995 Jun, 902-8
Abstract
The leaves of Annona muricata have yielded the novel monotetrahydrofuran
Annonaceous acetogenins, muricatocins A [1] and B [2]. Each compound possesses
five hydroxyl groups, with two hydroxyl groups at the C-10 and C-12 positions.
The absolute configurations of 1 and 2 (except for positions C-10 and C-12)
were determined by Mosher ester methodology. The C-10, C-12 acetonides (1c, 2c)
suggested relative stereochemistry and significantly enhanced cytotoxicity
against the A-549 human lung tumor cell line. Three known monotetrahydrofuran
acetogenins, annonacin A, (2,4-trans)-isoannonacin, and (2,4-cis)-isoannonacin,
were also found.
New bioactive monotetrahydrofuran
Annonaceous acetogenins, annomuricin C and muricatocin C, from the leaves of
Annona muricata.
Wu FE; Zeng L; Gu ZM; Zhao GX; Zhang Y; Schwedler JT; McLaughlin JL;
Sastrodihardjo S
J Nat Prod, 58: 6, 1995 Jun, 909-15
Abstract
The leaves of Annona muricata have yielded two additional monotetrahydrofuran
Annonaceous acetogenins, annomuricin C [1] and muricatocin C [2]. Compounds 1
and 2 each possess five hydroxyl groups; two hydroxyl groups are at the C-10/C-11
and C-10/C-12 positions in 1 and 2, respectively. The absolute configurations
of 1 and 2, except for positions C-10 and C-11 or C-12, were determined by
Mosher ester methodology. The C-10/C-11 and C-10/C-12 acetonides (1c, 2c)
suggested relative stereochemistry and significantly enhanced the
cytotoxicities against the A-549 human lung and the MCF-7 human beast solid
tumor cell lines. One known onotetrahydrofuran acetogenin, gigantetronenin, not
described previously from this plant, was also found.
Additional bioactive acetogenins,
annomutacin and (2,4-trans and cis)-10R-annonacin-A-ones, from the leaves of
Annona muricata.
Wu FE; Zhao GX; Zeng L; Zhang Y; Schwedler JT; McLaughlin JL; Sastrodihardjo S
J Nat Prod, 58: 9, 1995 Sep, 1430-7
Abstract
In a continuation of our research on bioactive components from the leaves of
Annona muricata, three novel monotetrahydrofuran Annonaceous acetogenins,
namely, annomutacin [1], (2,4-trans)-10R-annonacin-A-one [2], and
(2,4-cis)-10R- annonacin-A-one [3], have been identified. Their structures were
deduced by ms, nmr, ir, and uv spectral and chemical methods, and the absolute
configurations were determined by Mosher ester methodology. A known bioactive
amide, N-p-coumaroyl tyramine, was also found. Compound 1 and the mixture of
compounds 2 and 3 showed selective cytotoxicities against the human A-549 lung
tumor cell line.
Fonte: http://www.gojicenter.com/guanabana_graviola_annona_muricata/guanabana_graviola.htm
Foto web