Cantare e ridere fanno respirare meglio: avrebbero effetti positivi sulla pressione alta
Soffrite
di pressione alta e cercate un rimedio facile e veloce?
Ascoltate
la musica, magari canticchiando e non dimenticate di farvi delle
belle risate.
Sembra
uno scherzo, invece secondo quanto affermano alcuni
ricercatori dell’Università di Osaka,
queste abitudini non sarebbero solo un toccasana per l’umore, ma
servirebbero anche a tenere a bada la pressione del sangue che tende
ad alzarsi troppo.
Lo
studio, presentato recentemente ad Atlanta durante la conferenza
dell’American Heart Association mostra infatti che i
partecipanti a sedute allietate da canzoni e sorrisi registrano una
diminuzione della pressione arteriosa non
solo nell’immediato, ma anche a distanza di qualche mese.
I
ricercatori dell’Università di Osaka hanno selezionato
un campione di 79 persone in età comprese tra i 40 e i 74 anni
suddividendolo
in tre sottogruppi in modo assolutamente casuale. Il primo gruppo è
stato invitato a cantare e ascoltare della musica almeno per un’ora
ogni due settimane, in aggiunta alla quale si associava un ascolto
anche casalingo.
Il
secondo gruppo si è sottoposto a una “cura” della risata, con
esercizi appositi e la visione di programmi tv e sit-com comiche. Il
terzo e più sfortunato gruppo non ha fatto nulla di tutto questo.
Risultato? La pressione arteriosa dei primi due gruppi, esaminata per
tre settimane immediatamente dopo le attività monitorate, è
risultata mediamente più bassa rispetto a quella del terzo gruppo.
Quello
che resta da appurare è se si tratti di un abbassamento pressorio
temporaneo, ma confidano che, attraverso ulteriori e più
approfonditi studi a proposito delle qualità antistress del ridere e
dell’ascoltare musica, si potranno anche programmare delle terapie
mirate, che saranno sicuramente molto piacevoli, oltre che utili.
La
chiave di tutto potrebbe essere la respirazione,
perchè la musica da sola non basta: l'ascolto non è infatti
passivo, ma accompagnato dal canto, attività che obbliga a
sincronizzare il respiro.
“Canta
che ti passa” non è quindi più solo un modo di dire!
L'articolo
che ho voluto condividere con voi è tratto dal sito:
http://www.vivereinarmonia.it
foto
web
Un bel sito.....:-)
RispondiElimina