Se
qualcuno ti maledice tu benedicilo in silenzio,
nel nome
di Gesu’.
Affidatevi agli Angeli, lasciate che facciano il loro lavoro e si
mettano all’opera per voi. Affidategli le vostre preoccupazioni, chiedete di
aiutarvi a trasmutare la vostra rabbia. Chiedete le risorse per fronteggiare
qualsiasi tipo di situazione. Poi aprite il vostro cuore per ricevere il
supporto, le benedizioni angeliche, la Luce e la guarigione dei sentimenti
negativi che oscurano la vostra anima e il vostro cammino. Piu’ benedirete piu’
riceverete aiuto e benedizioni.
Gesù affermò semplicemente che «la cosa più
difficile da fare per gli esseri umani è di pensare i pensieri degli angeli e
di fare come gli angeli». Nella benedizione, come nella preghiera, noi
ritroviamo questo linguaggio, ecco perché occorre chiamare gli Angeli.
Avvicinandoci a loro ci avviciniamo ai pensieri e al linguaggio degli Angeli e di
Dio.
Siate benedetti nel benedire
Katia Botta
Nella Genesi 12,3 si legge:
Benedirò coloro che ti benediranno
e coloro che ti malediranno maledirò
e in te si diranno benedette
tutte le famiglie della terra».
e coloro che ti malediranno maledirò
e in te si diranno benedette
tutte le famiglie della terra».
Alejandro
Jodorowsky consiglia:
Tù me
maldices, yo te bendigo. Tu mi maledici e io ti benedico.
Gregg
Braden ci parla del Dono della benedizione
Benedire significa
lasciare andare. "Ti
benedico" è l'antico segreto che sospende l'esperienza del dolore quanto
basta, per rimpiazzarla con un altro sentimento. Quando benediciamo le persone
o le cose che ci hanno feriti, interrompiamo momentaneamente il ciclo del
dolore. Non fa alcuna differenza che la sospensione duri un nanosecondo o una
giornata intera. Qualunque ne sia la durata, l'atto di benedire ci spalanca una
porta per cominciare a star meglio e voltare pagina. La chiave di tutto sta nel
sollevarsi dal dolore per il tempo necessario a riempire il cuore e la mente
con qualcos'altro. Quel qualcosa è il potere della "bellezza".
Nel momento in cui benediciamo un evento
che ci ha ferito, o una persona che ci ha causato dolore o sofferenza
affermiamo la natura divina o sacra di ciò che è accaduto, che è divina e
sacra proprio perché esiste in virtù dell’Uno e come parte di esso. La
benedizione è forse in assoluto uno dei più potenti codici vibratori che
ci siano stati tramandati e raramente ci è stato mostrato come
applicarlo. Il dono della benedizione rappresenta per noi l’opportunità
di sbarazzarci delle cariche contenute nei nostri organismi e di procedere con
le nostre vite. La benedizione può essere definita come una qualità di
pensiero, sentimento ed emozione. Ci permette di riconoscere la natura
santa, sacra e divina di qualunque evento sia occorso e non indica
accettazione, consenso o condono di una qualunque azione,
semplicemente riconosce la natura divina dell’evento e ci permette di
procedere in avanti con la vita.
estratto
dalla trascrizione della videoconferenza "Camminare tra
i mondi" di Gregg Braden. Se vuoi leggere la trascrizione completa clicca qui.
La
benedizione ci aiuta a perdonare
Quando ho chiesto a Eckhart Tolle di aiutarmi a capire meglio il senso del perdono, la
sua risposta è stata un’altra domanda. “Che ne sarà di quella colpa tra 1000
anni?” Sentii con sorpresa dissolversi dentro di me nel nulla, ridursi in
polvere, l’evento al quale stavo pensando. “E allora, perché non ora?”, mi
chiese sorridendo. Già, perché non ora?
(Marina Borruso – Essere nel presente)
Benedizioni a tutti. Siate benedetti nel benedire.
E come sempre vi auguro Buona Vita!
Katia Botta
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Gioia e Benedizioni sul tuo cammino
Katia Botta
Benedzioni a bizzeffe
Blessing galore
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