giovedì 25 luglio 2013

L’AMORE ATTRAVERSO LE CALDI VIBRAZIONI LATINE DI CARLOS SANTANA








L’AMORE ATTRAVERSO LE CALDI VIBRAZIONI LATINE DI
Carlos Santana



Love of my Life 


https://www.youtube.com/watch?v=R_aqe1wu7eE&feature=player_embedded


Love of my Life

Where you are, that's where I wanna be
And through your eyes, all the things I wanna see
And in the night, you are my dream
You're everything to me

You're the love of my life
And the breath in my prayers
Take my hand, lead me there
What I need is you there

I can't forget the taste of your mouth
From your lips the heavens pour out
I can't forget when we are one
With you alone I am free

Everyday, every night, you alone
You're the love of my life
Everyday, every night, you alone,
You're the love of my life

We go dancing in the moonlight
With the starlight in your eyes
We go dancing till the sunrise
You and me we're gonna dance, dance, dance


 



 



Carlos Santana riflette sul lavoro attraverso la Pace

"C'è solo una verità su questo pianeta: che siamo tutti uno. Quello che mi piacerebbe fare prima di morire è avvicinare le persone alla stessa realtà che John Coltrane e Bob Marley stavano cercando di fare, portare le persone a una realtà senza confini, una razza, un corpo-in cui tutti ci assumiamo la responsabilità che nessuno muore di fame domani mattina. Quando ci si connette con le persone attraverso la musica, si influisce sull'intera ruota della vita in modo tale che, anche se sei solo una persona  fai la differenza, come Martin Luther King o il Mahatma Gandhi. Le canzoni diventano finestre per le persone, possono guardare all'interno o al di fuori di esse. Ecco perché mi piace Jimi Hendrix-perché, le sue canzoni sono belle finestre. Quando guardiamo attraverso di loro, ci piace quello che vediamo.
La musica, più di qualsiasi altra cosa, ha il potere di unire le persone-persone di diverse età, razze, religioni. Quindi è più chiaro ora il motivo per cui io suono. Non è solo per rendere felici le persone o per farli ballare, è di cambiare le cose: cambiare me stesso, cambiano le persone nella mia band, cambia la gente di tutto il mondo, in modo da poter avere una visione più chiara della vita e su noi stessi, in modo da portare più armonia nel mondo.
L’ultimo album Shape Shifter è dedicato ai nativi americani; Carlos Santana ha infatti apprezzato molto le scuse ufficiali che nel 2008 il governo australiano ha presentato agli aborigeni. A proposito di questo tema ha dichiarato: “Incoraggio tutti i Paesi ad esprimere riconoscenza verso i primi popoli che hanno abitato la loro terra, in modo che questa pratica diventi globale".

Estratto da:http://www.scu.edu/ethics/architects-of-peace/Santana/essay.html
Traduzione Katia Botta





 

Smooth 
https://www.youtube.com/watch?v=m6seYo77rAw&feature=player_embedded
 






You Are My Kind
https://www.youtube.com/watch?v=EWuj5LRHj7o&feature=player_embedded#at=15



 
While My Guitar Gently Weeps
https://www.youtube.com/watch?v=L-5M1_DKvb0&feature=player_embedded





Black Magic Woman
https://www.youtube.com/watch?v=Aos9gb6Hydg&feature=player_embedded





Soul Sacrifice 1969 "Woodstock
https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=AqZceAQSJvc#at=19





Biografia:
 
Carlos Santana nasce il 20 luglio 1947 ad Autlan de Navarro, in Messico. La passione per la musica gli viene infusa da subito, grazie al padre che, essendo un "mariachi", ossia un suonatore vagabondo, lo culla al suono di dolci e malinconiche melodie. In seguito, affiancando il padre nei suoi spettacoli, il primo strumento che imbraccia non è una chitarra bensì un violino.
Forse è a questa matrice che si può far ricondurre il suo amore per le note lunghe e tenute, sospirate e cantate, così caratteristiche del suo stile e che sono il suo inconfondibile marchio distintivo, uno stile che lo rende unico fra tutti i chitarristi elettrici.
Dopo il violino, dunque, la chitarra, più facile da maneggiare, meno delicata e più adatta al repertorio popolare, ma soprattutto al nuovo genere che si stava imponendo nel mondo: il rock.
Di avere un lavoro fisso e regolare non gli passa neanche per la testa, una condizione ormai impensabile e virtualmente insopportabile per uno come lui cresciuto all'ombra di un padre randagio. Carlos trova invece la possibilità di esibirsi nei locali di Tijuana, un paese del Messico con un numero sufficiente di anime per assicurare una buona circolazione dei clienti.
Negli anni '60, la famiglia si trasferisce a San Francisco, dove il giovanissimo musicista viene a contatto con stili diversi che ne influenzano l'attitudine a mescolare i "generi".
Nel 1966 la "Santana Blues Band" comincia ad acquisire una certa popolarità nel circuito dei locali, ma non solo. Forte di questa base di partenza, riesce a strappare il primo contratto discografico, quello grazie al quale esce il potente "Santana", che, prima in sordina e poi via via sempre più in crescendo, riesce a vendere una considerevole quantità di copie, fino a diventare disco di platino.
Cominciano a fioccare le collaborazioni importanti: nel 1968, ad esempio, prende parte ad un progetto discografico con Al Kooper in cui Santana si ritaglia un ruolo di protagonista.
Diventato ormai un "nome", è candidato nella rosa delle possibili star che dovranno partecipare ad uno dei più grandi eventi musicali del secolo, la celebre kermesse di Woodstock, una tre giorni di pace, amore e musica (e anche droga, per la verità), che attirerà mezzo milione di persone.
E' il 1969: Santana sul palco si scatena e offre una delle esibizioni più emozionanti della sua carriera. Il pubblico va in delirio: Santana è riuscito ad imporre la sua miscela di rock e di ritmi sudamericani che dà vita al cosiddetto "rock latino".
Anche la componente mistica e religiosa non è trascurabile nella sua produzione. A partire dagli anni '70 il musicista persegue senza battute d'arresto un percorso musicale permeato di elementi mistici e di ricerca sonora. In quegli anni esce "Abraxas" che, trainato da brani leggendari come "Black magic woman", "Oye como va" e "Samba pa ti", si piazza al numero uno della classifica americana per cinque settimane di seguito.
L'anno seguente esce "Santana III" (forse il suo capolavoro assoluto), che rimane al numero 1 negli USA per un mese e mezzo. Il musicista si prende una delle numerose "vacanze" dal gruppo per un disco dal vivo col batterista Buddy Miles, cosa non infrequente anche in seguito. Ben presto, però, emergono dei disagi. La sovrapposizione tra vicende del gruppo e carriera solista comincia a diventare problematica.
Sul piano stilistico emerge un profondo mutamento di stile, tanto che il quarto album "Caravanserai", assomiglia a una lunga suite vagamente jazzistica, fatto che induce alcuni tra i più "rockeggianti" collaboratori del momento a lasciare il gruppo per fondare i Journey.
Santana nel frattempo approfondisce sempre di più i suoi interessi nei confronti della spiritualità, e insieme al compagno di fede John McLaughlin (i due condividono lo stesso guru), realizza un album ispirato a tali tematiche, "Love Devotion and Surrender".
La carriera di Santana è un continuo oscillare tra progetti di fusion con amici come Herbie Hancock e Wayne Shorter e rock più ortodosso, quello preferito dal pubblico.
Negli anni '80 vedono la luce altre incisioni con ospiti prestigiosi, un tour con Bob Dylan  e la colonna sonora de "La Bamba" (1986).
Nel 1993 fonda una propria etichetta, la Guts and Grace mentre nel 1994 torna simbolicamente a Woodstock per il 25ennale del festival che lo lanciò; inoltre, incide "Brothers" con il fratello Jorge e il nipote Carlos. Nel 1999, con alle spalle più di 30 milioni di dischi venduti, cambia casa discografica, e con alcuni ospiti prestigiosi provenienti dall'ambito hip-hop incide "Supernatural" (etichetta Arista), uno strepitoso successo che lo porta a vincere il Grammy Award. 







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